L'ambito di applicazione dell'art. 487 cod. proc. civ., il potere di direzione del giudice e la revocabilità dell'ordinanza di sospensione dell'esecuzione in pendenza del giudizio di merito

Lo scritto ha ad oggetto il provvedimento del Tribunale di Napoli dichiarativo dell’inammissibilità dell’istanza di revoca della sospensione dell’esecuzione già disposta dal g.e. a seguito dell’opposizione ex art. 615 cod. proc. civ. A giudizio del Tribunale, infatti, deve escludersi che un potere di revoca del provvedimento di sospensione in capo al giudice dell’esecuzione possa desumersi dall’art. 487, primo comma, cod. proc. civ., giacché la legge predispone uno speciale mezzo di reclamo; né il provvedimento di revoca da parte del g.e. può fondarsi sull’art. 669 decies cod. proc. civ. laddove il giudizio a cognizione piena sulla opposizione sia pendente, giacché di competenza del giudice istruttore della causa di merito (art. 669 decies, co. I, cod. proc. civ.).