Il percorso scientifico del Seicento napoletano fu la culla formativa di Domenico Cirillo che, coniugando conoscenze naturalistiche e mediche, nel 1787 scrisse la Materia Medica Regni Vegetabilis inserendola nel secondo volume dei Fundamenta botanica. Nel 1792 diede alle stampe la Materia Medica Regni Mineralis. Non si possono conoscere le intenzioni di Cirillo, però la sua vocazione medica, la passione per gli argomenti zoologici e la consapevolezza scientifica che l’uomo è un animale, farebbe supporre che la stesura di Materia Medica Regni Animalis fosse stata rimandata per maturare più conoscenze, né si saprà mai se fu la prematura morte nel 1799 a lasciare incompiuta la trilogia. L’opera sopravvisse al Maestro attraverso un suo allievo: fu, infatti, Pasquale Carusi a trascrivere le lezioni cirilliane e a completare così la trattazione di quelli che un tempo erano considerati i Regni della Natura. Dovettero però passare ancora anni prima che il figlio Giuseppe Maria desse alle stampe il testo, nel 1861. La Pars prima passa in rassegna le conoscenze del tempo sulla nutrizione e pone le basi per riflessioni sulla fisiologia e sull’importanza dell’alimentazione dalla nascita all’età adulta. La Pars altera non si discosta molto dalle conoscenze già espresse da Linneo nelle sue varie opere; sebbene alcune informazioni siano contestualizzate ai luoghi e alle usanze che appartengono al Regno di Napoli, molte delle specie trattate sono alloctone e le sostanze derivate ai fini medici spesso sono importate dall’estero. La raccolta di appunti riesce a compendiare le conoscenze dei rimedi legati a sostanze di derivazione animale e a esprimere le tendenze di ricerca nella medicina, nella farmacopea, nella fisiologia e nella nutrizione. Il testo, del quale si dà qui la prima traduzione in italiano, evidenzia inoltre l’ampio panorama culturale in cui Cirillo svolse le sue ricerche e la grande mole di fonti a cui attinse. Il presente lavoro, corredato di biografie e di tavole sinottiche, si propone di evidenziare lo stile letterario, le conoscenze mediche e zoologiche e di confermare la paternità culturale dei contenuti. The scientific route of the Neapolitan seventeenth century was the formative cradle of Domenico Cirillo. Combining naturalistic and medical knowledge he wrote, in 1787, the Materia Medica Regni Vegetabilis and inserted it in the second volume of the Fundamenta botanica. In 1792 he published Materia Medica Regni Mineralis. Cirillo’s intentions cannot be known, but his medical vocation, his passion for zoological topics and the scientific awareness that man is an animal, would suggest that the drafting of the Materia Medica Regni Animalis would have been postponed to acquire more knowledge. It will never be known whether the trilogy remained unfinished due to his untimely death, in 1799. The work survived through one of his pupils, Pasquale Carusi, who transcribed Cirillo’s lessons, thus completing the discussion of what were once considered the Kingdoms of Nature. However, years passed before his son Giuseppe Maria printed the notes in 1861. The Pars prima examines the then current knowledge about nutrition and lays the foundation for reflections on physiology and on the importance of nutrition from birth to adulthood. The Pars altera does not differ much from the knowledge already expressed by Linnaeus in his various works. Although some information is contextualized to the places and customs that belong to the Kingdom of Naples, many of the species treated are allochthonous and the substances derived for medical purposes are often imported from abroad. The collection of notes, however, manages to synthesize the knowledge of remedies related to substances of animal origin and to express the trends of research in medicine, pharmacopoeia, physiology and nutrition. The text, which is here for the first time accompanied by an Italian translation, also highlights the wide cultural landscape in which Cirillo carried out his research activities and the large amount of sources from which he drew. This work, accompanied by biographies and synoptic tables, aims to highlight the literary style, medical and zoological knowledge and aims to confirm the cultural authorship of the contents.

Il manoscritto riscoperto: Materia Medica Regni Animalis / Armone Caruso, Arturo; Paoli, Stefania; Soppelsa, Ottavio. - In: NUOVA RIVISTA DI STORIA DELLA MEDICINA. - ISSN 2724-4954. - 1:1(2020), pp. 7-242. [10.13135/2724-4954/5337]

Il manoscritto riscoperto: Materia Medica Regni Animalis

Ottavio Soppelsa
Ultimo
2020

Abstract

Il percorso scientifico del Seicento napoletano fu la culla formativa di Domenico Cirillo che, coniugando conoscenze naturalistiche e mediche, nel 1787 scrisse la Materia Medica Regni Vegetabilis inserendola nel secondo volume dei Fundamenta botanica. Nel 1792 diede alle stampe la Materia Medica Regni Mineralis. Non si possono conoscere le intenzioni di Cirillo, però la sua vocazione medica, la passione per gli argomenti zoologici e la consapevolezza scientifica che l’uomo è un animale, farebbe supporre che la stesura di Materia Medica Regni Animalis fosse stata rimandata per maturare più conoscenze, né si saprà mai se fu la prematura morte nel 1799 a lasciare incompiuta la trilogia. L’opera sopravvisse al Maestro attraverso un suo allievo: fu, infatti, Pasquale Carusi a trascrivere le lezioni cirilliane e a completare così la trattazione di quelli che un tempo erano considerati i Regni della Natura. Dovettero però passare ancora anni prima che il figlio Giuseppe Maria desse alle stampe il testo, nel 1861. La Pars prima passa in rassegna le conoscenze del tempo sulla nutrizione e pone le basi per riflessioni sulla fisiologia e sull’importanza dell’alimentazione dalla nascita all’età adulta. La Pars altera non si discosta molto dalle conoscenze già espresse da Linneo nelle sue varie opere; sebbene alcune informazioni siano contestualizzate ai luoghi e alle usanze che appartengono al Regno di Napoli, molte delle specie trattate sono alloctone e le sostanze derivate ai fini medici spesso sono importate dall’estero. La raccolta di appunti riesce a compendiare le conoscenze dei rimedi legati a sostanze di derivazione animale e a esprimere le tendenze di ricerca nella medicina, nella farmacopea, nella fisiologia e nella nutrizione. Il testo, del quale si dà qui la prima traduzione in italiano, evidenzia inoltre l’ampio panorama culturale in cui Cirillo svolse le sue ricerche e la grande mole di fonti a cui attinse. Il presente lavoro, corredato di biografie e di tavole sinottiche, si propone di evidenziare lo stile letterario, le conoscenze mediche e zoologiche e di confermare la paternità culturale dei contenuti. The scientific route of the Neapolitan seventeenth century was the formative cradle of Domenico Cirillo. Combining naturalistic and medical knowledge he wrote, in 1787, the Materia Medica Regni Vegetabilis and inserted it in the second volume of the Fundamenta botanica. In 1792 he published Materia Medica Regni Mineralis. Cirillo’s intentions cannot be known, but his medical vocation, his passion for zoological topics and the scientific awareness that man is an animal, would suggest that the drafting of the Materia Medica Regni Animalis would have been postponed to acquire more knowledge. It will never be known whether the trilogy remained unfinished due to his untimely death, in 1799. The work survived through one of his pupils, Pasquale Carusi, who transcribed Cirillo’s lessons, thus completing the discussion of what were once considered the Kingdoms of Nature. However, years passed before his son Giuseppe Maria printed the notes in 1861. The Pars prima examines the then current knowledge about nutrition and lays the foundation for reflections on physiology and on the importance of nutrition from birth to adulthood. The Pars altera does not differ much from the knowledge already expressed by Linnaeus in his various works. Although some information is contextualized to the places and customs that belong to the Kingdom of Naples, many of the species treated are allochthonous and the substances derived for medical purposes are often imported from abroad. The collection of notes, however, manages to synthesize the knowledge of remedies related to substances of animal origin and to express the trends of research in medicine, pharmacopoeia, physiology and nutrition. The text, which is here for the first time accompanied by an Italian translation, also highlights the wide cultural landscape in which Cirillo carried out his research activities and the large amount of sources from which he drew. This work, accompanied by biographies and synoptic tables, aims to highlight the literary style, medical and zoological knowledge and aims to confirm the cultural authorship of the contents.
2020
Il manoscritto riscoperto: Materia Medica Regni Animalis / Armone Caruso, Arturo; Paoli, Stefania; Soppelsa, Ottavio. - In: NUOVA RIVISTA DI STORIA DELLA MEDICINA. - ISSN 2724-4954. - 1:1(2020), pp. 7-242. [10.13135/2724-4954/5337]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/818002
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