IL LEGISLATORE PROCESSUALE DEL 1940 TUTELA LA PRIVACY DELLE PARTI (SENZA SAPERLO?)

Con la pronuncia in rassegna, scaturita da un caso assai frequente nella prassi forense, la Cassazione offre una attesa interpretazione sistematica e chiarificatrice dei rapporti tra la disciplina del processo civile e la recente normativa a tutela della riservatezza, assegnando, in caso di apparente conflitto normativo, netta prevalenza alla prima. L'A. riflette criticamente sulla idoneità della disciplina del codice di rito, in specie in materia di esibizione istruttoria, a tutelare adeguatamente la privacy delle parti, e su come l'arresto delle Sezioni Unite introduca pretoriamente nuovi oneri per i difensori allorché taluni atti o attività processuali strumentali all'esercizio del diritto di difesa appaiano, nondimeno, suscettibili di incidere negativamente nella sfera di riservatezza delle parti.