Tutela cautelare c.d. “pre-assembleare” finalizzata alla inibitoria del diritto di voto altrui

Le due ordinanze del Tribunale di Genova, qui pubblicate unitamente al parere pro veritate reso dal Prof. Carlo Angelici su richiesta della parte resistente nel più recente dei due casi, si appuntano sulla vexata quaestio della ammissibilità della tutela cautelare atipica (c.d. pre-assembleare), in specie finalizzata ad inibire l’esercizio del diritto di voto in assemblea a soci detentori di partecipazioni rilevanti, perché acquistate senza aver ottenuto la autorizzazione preventiva della autorità di vigilanza. Le peculiarità del contesto e della disciplina settoriale non devono distogliere l’attenzione dalle ineludibili questioni processualcivilistiche di fondo. Vale a dire: a protezione di quale diritto soggettivo sostanziale del ricorrente cautelare sarebbe finalizzata la inibitoria del voto altrui ed in quale misura una tale cautela può dirsi davvero strumentale e soprattutto provvisoria, rispetto alla successiva tutela di merito?