La presenza sul territorio italiano di bambini, ragazzi e adulti di origine straniera, migranti o di seconda generazione, con disabilità rappresenta una realtà sempre più concreta e allo stesso tempo complessa. La doppia condizione migrante-disabile può generare problematiche di natura sociale, culturale, educativa, che complicano il percorso di inclusione aggravando le disuguaglianze, i fenomeni di discriminazione e di esclusione sociale. Dinnanzi al sostegno che la scuola offre agli alunni con disabilità e alle loro famiglie, le istituzioni educative chiedono, a loro volta, un maggior supporto da parte dei servizi territoriali: un lavoro di équipe (insegnanti curricolari, insegnanti di sostegno, educatori, mediatori culturali, neuropsichiatri infantili, logopedisti, assistenti sociali, genitori) che sia in grado di favorire l’incontro e il dialogo. Alla luce di queste considerazioni il seguente contributo intende specificare il ruolo dell’educazione interculturale nel creare le giuste mediazioni nel lavoro di rete e nel progettare nuovi percorsi formativi in cui le competenze degli insegnanti e degli operatori si incrocino e si arricchiscano reciprocamente nella pratica quotidiana, sperimentando metodologie innovative rispondenti alle nuove sfide dell’inclusione.
Disabilità e migrazione: nuove alleanze per l’inclusione / Marone, Francesca; Buccini, Francesca. - In: EDUCAZIONE INTERCULTURALE. - ISSN 2420-8175. - 18:2(2020), pp. 97-111.
Disabilità e migrazione: nuove alleanze per l’inclusione
Marone, Francesca
;Buccini, Francesca
2020
Abstract
La presenza sul territorio italiano di bambini, ragazzi e adulti di origine straniera, migranti o di seconda generazione, con disabilità rappresenta una realtà sempre più concreta e allo stesso tempo complessa. La doppia condizione migrante-disabile può generare problematiche di natura sociale, culturale, educativa, che complicano il percorso di inclusione aggravando le disuguaglianze, i fenomeni di discriminazione e di esclusione sociale. Dinnanzi al sostegno che la scuola offre agli alunni con disabilità e alle loro famiglie, le istituzioni educative chiedono, a loro volta, un maggior supporto da parte dei servizi territoriali: un lavoro di équipe (insegnanti curricolari, insegnanti di sostegno, educatori, mediatori culturali, neuropsichiatri infantili, logopedisti, assistenti sociali, genitori) che sia in grado di favorire l’incontro e il dialogo. Alla luce di queste considerazioni il seguente contributo intende specificare il ruolo dell’educazione interculturale nel creare le giuste mediazioni nel lavoro di rete e nel progettare nuovi percorsi formativi in cui le competenze degli insegnanti e degli operatori si incrocino e si arricchiscano reciprocamente nella pratica quotidiana, sperimentando metodologie innovative rispondenti alle nuove sfide dell’inclusione.File | Dimensione | Formato | |
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