Dai codici al cinema: note sulla memoria iconografica della rivolta antispagnola di Napoli

Il saggio passa in rassegna le principali fasi nella costruzione della memoria storica relativa alla figura di Masaniello e alla rivolta napoletana del 1647-48, gettando luce sull’evoluzione della rappresentazione iconografica, a partire dalle tele di Micco Spadaro, che ne fu testimone oculare ; fra le fonti coeve, assume particolare rilievo il codice di Sebastiano Molini, che presenta un apparato di illustrazioni intessuto di elementi simbolici e un testo ricco di elementi visuali, relativi soprattutto alla organizzazione degli spazi urbani. Si delinea la produzione di un canone risorgimentale, basato sulla eroicizzazione del capopopolo ; quindi l’interpretazione novecentesca di Masaniello, affidata soprattutto al cinema, prendendo in esame due film italiani degli anni Trenta, con la regia di Bonnard e di Blasetti, che segnano l’approdo a una narrazione d’avventura, con elementi politicamente connotati.