Il Mediterraneo in Elio Aristide

Il saggio si concentra sul retore greco del II secolo Elio Aristide e sulla sua rappresentazione del Mar Mediterraneo. Questo autore non è mai stato studiato da questa prospettiva, sebbene il tema sia presente più volte nei suoi scritti. Analizzando i passaggi in cui il Mar Mediterraneo - o parti di esso, come il Mar Egeo - viene menzionato, è possibile distinguere almeno quattro modi attraverso i quali Aristide tratta questo tema: 1) il mare come scenario della sua autobiografia personale (soprattutto nei Racconti sacri, dove sono descritti alcuni viaggi per mare pericolosi e turbolenti); 2) il Mediterraneo da un punto di vista politico: un luogo “pacificato” e commercialmente prospero, reso sicuro dall'Impero romano (o. 26 a Roma); 3) il Mar Mediterraneo (ma anche l'Oceano) come oggetto di studio geografico, soprattutto nel discorso egiziano (or. 36); 4) il mare come entità divina, a cui Aristide dedica un inno in prosa, ovvero or.44 al Mar Egeo.