Il riaccentramento del giudizio di legittimità costituzionale non è un’acquisizione ricostruttiva, ma un’ipotesi di lavoro permanente per l’originario carattere “misto” del modello di giurisdizione costituzionale italiano, la cui messa in opera è destinata a oscillare tra i due connotati costitutivi dell’accentramento e della diffusione. Si possono individuare dunque gli indicatori dell’accentramento, pur nella consapevolezza di una loro certa ambivalenza e della potenziale non univocità dei risultati ricostruttivi cui la loro osservazione può condurre nella dinamica degli sviluppi ordinamentali: la trasfigurazione del “canone dell’interpretazione conforme”; un tipo di modulazione nel tempo degli effetti delle decisioni della Corte costituzionale; alcuni schemi decisori nelle sentenze additive; la peculiare dissoluzione dell’incidentalità nei giudizi sulle leggi elettorali. Nel considerarli occorre avere riferimento agli elementi di contesto, in ragione dei quali non sempre risulta potenziato il ruolo del giudice costituzionale nell’assetto dei poteri. Sicché alla domanda «riaccentramento?» non può darsi come risposta un’asserzione, ma solo qualche congettura.
Corte costituzionale e giudici comuni. La congettura del riaccentramento / Staiano, Sandro. - In: FEDERALISMI.IT. - ISSN 1826-3534. - 3(2021), pp. 100-127.
Corte costituzionale e giudici comuni. La congettura del riaccentramento
Staiano, Sandro
2021
Abstract
Il riaccentramento del giudizio di legittimità costituzionale non è un’acquisizione ricostruttiva, ma un’ipotesi di lavoro permanente per l’originario carattere “misto” del modello di giurisdizione costituzionale italiano, la cui messa in opera è destinata a oscillare tra i due connotati costitutivi dell’accentramento e della diffusione. Si possono individuare dunque gli indicatori dell’accentramento, pur nella consapevolezza di una loro certa ambivalenza e della potenziale non univocità dei risultati ricostruttivi cui la loro osservazione può condurre nella dinamica degli sviluppi ordinamentali: la trasfigurazione del “canone dell’interpretazione conforme”; un tipo di modulazione nel tempo degli effetti delle decisioni della Corte costituzionale; alcuni schemi decisori nelle sentenze additive; la peculiare dissoluzione dell’incidentalità nei giudizi sulle leggi elettorali. Nel considerarli occorre avere riferimento agli elementi di contesto, in ragione dei quali non sempre risulta potenziato il ruolo del giudice costituzionale nell’assetto dei poteri. Sicché alla domanda «riaccentramento?» non può darsi come risposta un’asserzione, ma solo qualche congettura.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Staiano, Corte costituzionale e giudici comuni. La congettura del riaccentramento, in federalismi.it, n. 2-2021.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione Editoriale (PDF)
Licenza:
Non specificato
Dimensione
798.74 kB
Formato
Adobe PDF
|
798.74 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.