Sulla autonomia tra ricusazione dell’arbitro e impugnazione del lodo

Nel magmatico quadro dottrinale e giurisprudenziale che circonda i rimedi esperibili per ovviare al difetto di imparzialita` dell’arbitro, e` degna di nota la presa di posizione assai netta della corte capitolina; atta a rimarcare lo spartiacque, positivamente sancito, tra motivi di ricusazione dell’arbitro e relativo procedimento giurisdizionale previsto dall’art. 815 c.p.c., da un lato; ed impugnazione per nullita` del lodo ex artt. 828-829 c.p.c., dall’altro lato, per ribadire che i motivi di ricusazione non si convertono in motivi di annullamento del lodo. Fa eccezione il caso, sin ovvio precisarlo, in cui l'arbitro abbia un interresse proprio nella causa. Ivi e allora la incompatibilità allo svolgimento del munus iudicandi non potrebbe che propagarsi anche al lodo pronunziato a non iudice.