L'obiettivo di questo studio è riflettere sul possibile ruolo che la transumanza ha avuto nello sviluppo e nel mantenimento di confini dialettali, con particolare riferimento a un’area dialettologica della Campania nota come “corridoio irpino-vesuviano”. Dopo aver descritto le principali caratteristiche linguistiche di quest’area e averne messo in risalto la forte alterità rispetto al napoletano contemporaneo, si prenderà in esame l’ipotesi dell’influenza della transumanza sull’origine del “corridoio”. I racconti orali dei pastori transumanti irpini e le fonti storiche disponibili dimostrano l’importanza secolare che la transumanza ha avuto per le piane del versante settentrionale del Vesuvio, che i pastori transumanti prediligevano come pascoli invernali per le greggi. Tuttavia, considerazioni di natura linguistica e sociolinguistica inducono a ipotizzare un ruolo perlopiù indiretto della transumanza sui dialetti del “corridoio irpino-vesuviano”, quello di aver contribuito alla formazione di una rete di relazioni economiche e umane che ha consentito a quest’area di resistere alle pressioni dei modelli esterni, sviluppando nel contempo una propria specifica fisionomia linguistica.
Riflessi linguistici della transumanza in Campania. Sull’origine del corridoio irpino-vesuviano / Abete, Giovanni. - (2021), pp. 167-196.
Riflessi linguistici della transumanza in Campania. Sull’origine del corridoio irpino-vesuviano
Giovanni Abete
2021
Abstract
L'obiettivo di questo studio è riflettere sul possibile ruolo che la transumanza ha avuto nello sviluppo e nel mantenimento di confini dialettali, con particolare riferimento a un’area dialettologica della Campania nota come “corridoio irpino-vesuviano”. Dopo aver descritto le principali caratteristiche linguistiche di quest’area e averne messo in risalto la forte alterità rispetto al napoletano contemporaneo, si prenderà in esame l’ipotesi dell’influenza della transumanza sull’origine del “corridoio”. I racconti orali dei pastori transumanti irpini e le fonti storiche disponibili dimostrano l’importanza secolare che la transumanza ha avuto per le piane del versante settentrionale del Vesuvio, che i pastori transumanti prediligevano come pascoli invernali per le greggi. Tuttavia, considerazioni di natura linguistica e sociolinguistica inducono a ipotizzare un ruolo perlopiù indiretto della transumanza sui dialetti del “corridoio irpino-vesuviano”, quello di aver contribuito alla formazione di una rete di relazioni economiche e umane che ha consentito a quest’area di resistere alle pressioni dei modelli esterni, sviluppando nel contempo una propria specifica fisionomia linguistica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.