L’oggi è il momento dei sistemi cognitivi artificiali, “coloro” che vengono ad esistenza essendo creati, senza una storia evolutiva alle spalle, ma con una storia di progetti, ipotesi, fallimenti, controipotesi, realizzazioni. Sono il prodotto di una caratteristica naturale che si è evoluta quasi immotivatamente, e finora inspiegabilmente, nello Homo sapiens: la cultura. Forma particolare di replicazione culturale, appaiono come nuova modalità della replicazione in generale, componente fondamentale del motore dell’evoluzione. Ne sono, possiamo dire, una evoluzione che sgancia la replicazione culturale da quella del suo supporto biologico, per il tramite del quale la cultura era evoluta fino ad oggi. La replicazione culturale si distacca, con loro, dalle forme riproduttive evolutesi in tutti gli organismi biologici ed inizia nuove ed autonome modalità replicative fino ad ora sconosciute. Si apre qui la grande domanda della contemporaneità, che riguarda la forma di un universo non pensato più dall’uomo, sulla base dei propri bisogni e delle proprie possibilità percettive e rappresentative, bensì pensato per l’uomo, ma su altri bisogni, su altre possibilità. Se il multiverso in cui vivremo non sarà più nostra espressione, bensì quella dei nuovi sistemi artificiali, quale sarà la parte a noi riservata in esso? La perdita della dominanza informazionale non corrisponderà ad una perdita di conoscenza e controllo dell’universo vissuto?
In-formatio: la formazione della realtà / Romeo, Francesco. - In: SOCIOLOGIA. - ISSN 0038-0156. - LV:2(2021), pp. 112-120.
In-formatio: la formazione della realtà
Francesco Romeo
2021
Abstract
L’oggi è il momento dei sistemi cognitivi artificiali, “coloro” che vengono ad esistenza essendo creati, senza una storia evolutiva alle spalle, ma con una storia di progetti, ipotesi, fallimenti, controipotesi, realizzazioni. Sono il prodotto di una caratteristica naturale che si è evoluta quasi immotivatamente, e finora inspiegabilmente, nello Homo sapiens: la cultura. Forma particolare di replicazione culturale, appaiono come nuova modalità della replicazione in generale, componente fondamentale del motore dell’evoluzione. Ne sono, possiamo dire, una evoluzione che sgancia la replicazione culturale da quella del suo supporto biologico, per il tramite del quale la cultura era evoluta fino ad oggi. La replicazione culturale si distacca, con loro, dalle forme riproduttive evolutesi in tutti gli organismi biologici ed inizia nuove ed autonome modalità replicative fino ad ora sconosciute. Si apre qui la grande domanda della contemporaneità, che riguarda la forma di un universo non pensato più dall’uomo, sulla base dei propri bisogni e delle proprie possibilità percettive e rappresentative, bensì pensato per l’uomo, ma su altri bisogni, su altre possibilità. Se il multiverso in cui vivremo non sarà più nostra espressione, bensì quella dei nuovi sistemi artificiali, quale sarà la parte a noi riservata in esso? La perdita della dominanza informazionale non corrisponderà ad una perdita di conoscenza e controllo dell’universo vissuto?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.