Nel castello di Venafro possiamo ammirare un eccezionale ciclo di affreschi composto da una sequenza di circa venti cavalli ritratti a dimensione naturale, realizzato tra il 1521 e il 1527 su commissione di Enrico Pandone(1495/1497-1528), IV conte di Venafro. Alla luce di alcuni documenti inediti dell’Archivio di Stato di Mantova, il saggio dimostra come il rapporto tra il ciclo molisano e quello più noto realizzato da Giulio Romano a Palazzo Te a Mantova non sia un semplice parallelismo, bensì il possibile risultato delle intense relazioni diplomatiche e artistiche di quegli anni tra il Marchesato e il Regno.
I cavalli di Venafro: arte e diplomazia tra i Gonzaga e i Pandone / DE DIVITIIS, Bianca. - (2022), pp. 81-110.
I cavalli di Venafro: arte e diplomazia tra i Gonzaga e i Pandone
Bianca de Divitiis
2022
Abstract
Nel castello di Venafro possiamo ammirare un eccezionale ciclo di affreschi composto da una sequenza di circa venti cavalli ritratti a dimensione naturale, realizzato tra il 1521 e il 1527 su commissione di Enrico Pandone(1495/1497-1528), IV conte di Venafro. Alla luce di alcuni documenti inediti dell’Archivio di Stato di Mantova, il saggio dimostra come il rapporto tra il ciclo molisano e quello più noto realizzato da Giulio Romano a Palazzo Te a Mantova non sia un semplice parallelismo, bensì il possibile risultato delle intense relazioni diplomatiche e artistiche di quegli anni tra il Marchesato e il Regno.File | Dimensione | Formato | |
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