Due nuovi lemmi nel decalogo della giurisdizione su illeciti via internet: denigrazione, vilipendio e limiti del forum delicti

Con la sentenza in commento la Corte UE traccia le proiezioni giurisdizionali dell’illecito aquiliano di denigrazione online in danno della reputazione commerciale di una impresa concorrente. A fronte di un classico cumulo di cause connesse, in specie una azione inibitoria e una azione risarcitoria, la Corte UE ha fornito preziose indicazioni alla insegna della perpetuatio iurisdictionis del foro dell’illecito aquiliano sulla domanda risarcitoria anche quando la giurisdizione del giudice adito sulla connessa domanda inibitoria faccia difetto, per non essere lo Stato membro del foro quello del “centro di interessi” della vittima. With a sound reasoning the European Court of Justice dealt with the issue of tortious jurisdiction on the tort of unfair competition by disparaging comments on the internet within the Brussels I-bis Regulation. In the case at hand, multiple injunctive and damages claims were made by the claimant. The ECJ was asked to consider if the damaged party may still seek damages before the courts of the peripheral Member state seised (different from that of the centre of interest of the damaged party), notwithstanding the lack of jurisdiction of the court seised on the claim for injunctive relief.