Attribuire l’artificialità alle sole intelligenze tecnologiche significa senz’altro distinguere le loro capacità da quelle della mente umana, la cui origine biologica, però, corre così il rischio di diventare sinonimo di una natura immutabile. Adottando una prospettiva paleontologica, il contributo, viceversa, vuole richiamare l’attenzione sullo stretto legame evolutivo che unisce i nostri cervelli alle prassi del corpo vivente. Tale riflessione vuole ricordare non solo la natura costruita delle nostre intelligenze, ma anche mostrare come, nel rimuovere la plasticità del corpo, la Modernità cartesiana si sia invece ispirata a un modello macchinico del cervello che ha reso la mente un’entità immateriale e statica. Pertanto, provare a sondare la presenza di tale impostazione tra le righe di alcune concezioni della I.A. è premessa necessaria sia per leggere l’intelligere umano nei termini di una specifica articolazione dell’artificiale sia per riposizionare il suo rapporto con le altre intelligenze macchiniche nella più orizzontale prospettiva di una rispettosa eterogeneità.
L'intelligenza delle mani / Catena, MARIA TERESA. - In: S&F SCIENZAEFILOSOFIA.IT.. - ISSN 2036-2927. - 27:1(2022), pp. 109-126.
L'intelligenza delle mani
Catena
2022
Abstract
Attribuire l’artificialità alle sole intelligenze tecnologiche significa senz’altro distinguere le loro capacità da quelle della mente umana, la cui origine biologica, però, corre così il rischio di diventare sinonimo di una natura immutabile. Adottando una prospettiva paleontologica, il contributo, viceversa, vuole richiamare l’attenzione sullo stretto legame evolutivo che unisce i nostri cervelli alle prassi del corpo vivente. Tale riflessione vuole ricordare non solo la natura costruita delle nostre intelligenze, ma anche mostrare come, nel rimuovere la plasticità del corpo, la Modernità cartesiana si sia invece ispirata a un modello macchinico del cervello che ha reso la mente un’entità immateriale e statica. Pertanto, provare a sondare la presenza di tale impostazione tra le righe di alcune concezioni della I.A. è premessa necessaria sia per leggere l’intelligere umano nei termini di una specifica articolazione dell’artificiale sia per riposizionare il suo rapporto con le altre intelligenze macchiniche nella più orizzontale prospettiva di una rispettosa eterogeneità.File | Dimensione | Formato | |
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