La ricerca propone un percorso descrittivo integrato di una porzione di territorio campano, tra le falde del Taburno e le colline di Terra di Lavoro, caratterizzato da un paesaggio ricco di infrastrutture e impianti produttivi, realizzati a partire dal XVII secolo, piccoli tasselli di un mosaico paesistico-culturale che conservano ancora le originarie opere ingegneristiche per l’adduzione e la distribuzione delle risorse idriche. o studio a necessitato della definizione di una metodologia capace di integrare il dato quantitativo, relativo alle caratteristiche geometriche e dimensionali dei vari manufatti, con quello qualitativo, relativo alla percezione dell’immagine paesistico-urbana e alle suggestioni visive c e da questa possono essere tratte. In particolare, l’analisi ha focalizzato l’attenzione sulla rete di attività manifatturiere e preindustriali della ascia fluviale a nord di Sant’Agata dei Goti, integrando i dati provenienti dalla documentazione storica, iconografica e archivistica, con tutte quelle informazioni di diversa natura (posizione, orientamento, caratterizzazione della rete di adduzione dell’acqua e i dati derivanti dalle operazioni di rilievo digitale, fotogrammetrico ed aerofotogrammetrico. Il fine è quello di realizzare una banca dati strutturata e georeferenziata secondo tipologie costruttive, formali e funzionali, al fine di costituire un utile strumento per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e architettonico, nonché per promuovere azioni di conservazione e fruizione digitale.
Reti e impianti idrici in Sant’Agata dei Goti.Verso un sistema informativo integrato / Antuono, Giuseppe. - In: DISEGNO. - ISSN 2533-2899. - 5:(2019), pp. 157-168.
Reti e impianti idrici in Sant’Agata dei Goti.Verso un sistema informativo integrato
Giuseppe Antuono
2019
Abstract
La ricerca propone un percorso descrittivo integrato di una porzione di territorio campano, tra le falde del Taburno e le colline di Terra di Lavoro, caratterizzato da un paesaggio ricco di infrastrutture e impianti produttivi, realizzati a partire dal XVII secolo, piccoli tasselli di un mosaico paesistico-culturale che conservano ancora le originarie opere ingegneristiche per l’adduzione e la distribuzione delle risorse idriche. o studio a necessitato della definizione di una metodologia capace di integrare il dato quantitativo, relativo alle caratteristiche geometriche e dimensionali dei vari manufatti, con quello qualitativo, relativo alla percezione dell’immagine paesistico-urbana e alle suggestioni visive c e da questa possono essere tratte. In particolare, l’analisi ha focalizzato l’attenzione sulla rete di attività manifatturiere e preindustriali della ascia fluviale a nord di Sant’Agata dei Goti, integrando i dati provenienti dalla documentazione storica, iconografica e archivistica, con tutte quelle informazioni di diversa natura (posizione, orientamento, caratterizzazione della rete di adduzione dell’acqua e i dati derivanti dalle operazioni di rilievo digitale, fotogrammetrico ed aerofotogrammetrico. Il fine è quello di realizzare una banca dati strutturata e georeferenziata secondo tipologie costruttive, formali e funzionali, al fine di costituire un utile strumento per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e architettonico, nonché per promuovere azioni di conservazione e fruizione digitale.File | Dimensione | Formato | |
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