Larga parte dell’università italiana è già consapevole che – sotto le spoglie di decisioni apparentemente tecniche – i criteri della distribuzione delle risorse e delle possibilità di reclutamento vanno nella direzione di approfondire piuttosto che colmare differenze e divari radicati nei contesti sociali, economici, territoriali e infrastrutturali, e ad incentivare – incorporandole e inquadrandole nelle cornici allettanti e giustificatorie della «concorrenza» e del «merito» – le tensioni, le controversie e le lotte di potere che nel campo scientifico si dipanano fra tribù accademiche e colleges invisibili e visibili e geograficamente ubicati. Quello che abbiamo inteso fare qui è corredare di dati ciò che tutti noi sappiamo – e che abitualmente tacciamo per insicurezza, disagio, stanchezza o rassegnazione – e chiudere con un’unica domanda: siamo sicuri di volere/potere pagare i prezzi sociali, economici, scientifici, esistenziali che questa politica universitaria ci sta presentando?
Gli elefanti nella stanza. Quello che tutti sappiamo (e di solito tacciamo) dell’università italiana ritrovato nei dati MUR / Stazio, Marialuisa. - In: SOCIOLOGIA ITALIANA. - ISSN 2281-2652. - 18(2021), pp. 123-148. [10.1485/2281-2652-202118-6]
Gli elefanti nella stanza. Quello che tutti sappiamo (e di solito tacciamo) dell’università italiana ritrovato nei dati MUR
Marialuisa Stazio
2021
Abstract
Larga parte dell’università italiana è già consapevole che – sotto le spoglie di decisioni apparentemente tecniche – i criteri della distribuzione delle risorse e delle possibilità di reclutamento vanno nella direzione di approfondire piuttosto che colmare differenze e divari radicati nei contesti sociali, economici, territoriali e infrastrutturali, e ad incentivare – incorporandole e inquadrandole nelle cornici allettanti e giustificatorie della «concorrenza» e del «merito» – le tensioni, le controversie e le lotte di potere che nel campo scientifico si dipanano fra tribù accademiche e colleges invisibili e visibili e geograficamente ubicati. Quello che abbiamo inteso fare qui è corredare di dati ciò che tutti noi sappiamo – e che abitualmente tacciamo per insicurezza, disagio, stanchezza o rassegnazione – e chiudere con un’unica domanda: siamo sicuri di volere/potere pagare i prezzi sociali, economici, scientifici, esistenziali che questa politica universitaria ci sta presentando?I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.