Stereotipi e pregiudizi fondati su orientamenti sessuali e su questioni di identità di genere spingono il giurista a rimeditare lo stretto rapporto tra non discriminazione e sport. L’attenzione del presente lavoro si concentra, nella prima parte, su una rapida analisi delle difficoltà ancóra esistenti riguardo alla effettiva parità tra i sessi nello sport e sul diritto all’identità di genere secondo il limita to angolo prospettico della giurisprudenza in materia di transessualismo. Nella seconda parte, lo scritto approfondisce la questione concernente il riconoscimento giuridico delle identità delle persone transgender oppure intersessuali, mostrando le difficoltà riscontrabili nella scelta circa la categoria (maschile, femminile oppure ‘neutra’) nella quale tali persone possono svolgere attività sportiva o gareggiare, dedicando spazio, altresí, all’analisi del «IOC Framework on Fairness, Inclusion and Non-Discrimination on Basis of Gender Identity and Sex Variations» del Comitato Olimpico Internazionale. La questione non si presta ad essere risolta alla luce di soluzioni generalizzanti. Occorre differenziare le fattispecie nelle quali il dato biologico e le caratteristiche fisiche influenzano la performance sportiva da quelle nelle quali la componente intellettiva è prevalente. Il lavoro accede ad una rilettura del problema in funzione della tutela non soltanto dello sport agonistico bensí anche della funzione sociale ed educativa dello sport, affinché l’inclusione delle persone transgender ed intersessuali si realizzi nel rispetto del benessere fisico e mentale di tutti gli atleti, pur in assenza di competizione.
Il diritto all'identità di genere nello sport. L'attività sportiva delle persone transgender ed intersessuali tra non discriminazione e lealtà / Clarizia, Oriana. - In: RASSEGNA DI DIRITTO ED ECONOMIA DELLO SPORT. - ISSN 1970-5611. - 2(2022), pp. 302-335.
Il diritto all'identità di genere nello sport. L'attività sportiva delle persone transgender ed intersessuali tra non discriminazione e lealtà
ORIANA CLARIZIA
2022
Abstract
Stereotipi e pregiudizi fondati su orientamenti sessuali e su questioni di identità di genere spingono il giurista a rimeditare lo stretto rapporto tra non discriminazione e sport. L’attenzione del presente lavoro si concentra, nella prima parte, su una rapida analisi delle difficoltà ancóra esistenti riguardo alla effettiva parità tra i sessi nello sport e sul diritto all’identità di genere secondo il limita to angolo prospettico della giurisprudenza in materia di transessualismo. Nella seconda parte, lo scritto approfondisce la questione concernente il riconoscimento giuridico delle identità delle persone transgender oppure intersessuali, mostrando le difficoltà riscontrabili nella scelta circa la categoria (maschile, femminile oppure ‘neutra’) nella quale tali persone possono svolgere attività sportiva o gareggiare, dedicando spazio, altresí, all’analisi del «IOC Framework on Fairness, Inclusion and Non-Discrimination on Basis of Gender Identity and Sex Variations» del Comitato Olimpico Internazionale. La questione non si presta ad essere risolta alla luce di soluzioni generalizzanti. Occorre differenziare le fattispecie nelle quali il dato biologico e le caratteristiche fisiche influenzano la performance sportiva da quelle nelle quali la componente intellettiva è prevalente. Il lavoro accede ad una rilettura del problema in funzione della tutela non soltanto dello sport agonistico bensí anche della funzione sociale ed educativa dello sport, affinché l’inclusione delle persone transgender ed intersessuali si realizzi nel rispetto del benessere fisico e mentale di tutti gli atleti, pur in assenza di competizione.File | Dimensione | Formato | |
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