Gli studi sulla città di Candia devono fare i conti con la frammentarietà delle fonti e con il fatto che il patrimonio costruito di età veneziana è stato fortemente rimaneggiato o è scomparso. Il saggio indaga lo spazio urbano a Candia nel tardo periodo veneziano, una fase di poco precedente alla conquista ottomana, attraverso alcuni catastici inediti (XVI-XVII secolo) e il confronto con la storiografia e l’iconografia storica. Alla catalogazione dei toponimi riferiti a luoghi urbani è seguita una loro mappatura. Sono stati così esaminati da un lato i tipi di beni, gli edifici religiosi menzionati e la loro posizione – alcune ipotesi note di attribuzione sono state confermate e ne sono state avanzate di nuove – e dall’altro alcuni aspetti della suddivisione e dell’uso dello spazio: i luoghi coinvolti nelle procedure di trasferimento, l’organizzazione in contrade/parochie e l’analisi di alcune aree con vocazione specifica. La struttura dei catastici permette di mappare non l’esatta posizione delle proprietà, ma le macroaree in cui esse ricadevano: è possibile ricostruire quindi una geografia parziale del mercato immobiliare a Candia, identificando le aree maggiormente interessate dai passaggi di proprietà, e aggiungere nuovi strumenti per interpretare la città come processo spaziale, sociale, economico, politico ed edilizio.
Città di carta. Usi dello spazio urbano e architettura religiosa a Candia nel tardo periodo veneziano / Maglio, Emma. - In: STORIA URBANA. - ISSN 0391-2248. - 2022/171(2023), pp. 35-55. [10.3280/SU2022-171002]
Città di carta. Usi dello spazio urbano e architettura religiosa a Candia nel tardo periodo veneziano
emma maglio
2023
Abstract
Gli studi sulla città di Candia devono fare i conti con la frammentarietà delle fonti e con il fatto che il patrimonio costruito di età veneziana è stato fortemente rimaneggiato o è scomparso. Il saggio indaga lo spazio urbano a Candia nel tardo periodo veneziano, una fase di poco precedente alla conquista ottomana, attraverso alcuni catastici inediti (XVI-XVII secolo) e il confronto con la storiografia e l’iconografia storica. Alla catalogazione dei toponimi riferiti a luoghi urbani è seguita una loro mappatura. Sono stati così esaminati da un lato i tipi di beni, gli edifici religiosi menzionati e la loro posizione – alcune ipotesi note di attribuzione sono state confermate e ne sono state avanzate di nuove – e dall’altro alcuni aspetti della suddivisione e dell’uso dello spazio: i luoghi coinvolti nelle procedure di trasferimento, l’organizzazione in contrade/parochie e l’analisi di alcune aree con vocazione specifica. La struttura dei catastici permette di mappare non l’esatta posizione delle proprietà, ma le macroaree in cui esse ricadevano: è possibile ricostruire quindi una geografia parziale del mercato immobiliare a Candia, identificando le aree maggiormente interessate dai passaggi di proprietà, e aggiungere nuovi strumenti per interpretare la città come processo spaziale, sociale, economico, politico ed edilizio.| File | Dimensione | Formato | |
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