Benché rappresentata nel 1498, l’Égloga de las grandes lluvias appare nella quarta edizione del Cancionero de las obras de Juan del Enzina pubblicata a Salamanca nel 1507. Si tratta di una rappresentazione natalizia che connette materia pastorale e biblica e mette in scena uno dei momenti topici della natività. Tuttavia, il mondo pastorale descritto prima dell’Annunciazione è stravolto dall’azione catastrofica di una pioggia battente a cui i protagonisti fanno ossessivo riferimento. La pioggia che stravolge l’idillio della aldea di Encina rimanda al lungo periodo di nubifragi che si abbatterono su Salamanca nel 1498 e che originarono una delle inondazioni più tragiche della storia del fiume Tormes. Il contributo si focalizza sui significati dell’Égloga, partendo dalla funzione nodale delle piogge nella struttura dell’opera e indagando in che modo il racconto della calamità sia anzitutto la rappresentazione di una tragedia collettiva contemporanea che mostra un interesse rilevante del teatro di Encina per la storia passata e presente. In secondo luogo, questo studio analizza come il carattere ierofanico e punitivo attribuito alle grandi piogge testimoni di una connessione più complessa tra materia biblica e pastorale e tra significati manifesti e allegorici. Inoltre, si prova a comprendere come nel mondo flagellato dalle piogge, il dominio del caos e della fortuna sembrano rilevare un interessante e poco sondato rapporto diretto con la fonte petrarchesca.
«El mundo se pierde todo»: appunti sull’Égloga de las grandes lluvias di Juan del Encina / Schiano, Gennaro. - In: LABORATOIRE ITALIEN. - ISSN 2117-4970. - 29:2(2022). [10.4000/laboratoireitalien.9270]
«El mundo se pierde todo»: appunti sull’Égloga de las grandes lluvias di Juan del Encina
GENNARO SCHIANO
2022
Abstract
Benché rappresentata nel 1498, l’Égloga de las grandes lluvias appare nella quarta edizione del Cancionero de las obras de Juan del Enzina pubblicata a Salamanca nel 1507. Si tratta di una rappresentazione natalizia che connette materia pastorale e biblica e mette in scena uno dei momenti topici della natività. Tuttavia, il mondo pastorale descritto prima dell’Annunciazione è stravolto dall’azione catastrofica di una pioggia battente a cui i protagonisti fanno ossessivo riferimento. La pioggia che stravolge l’idillio della aldea di Encina rimanda al lungo periodo di nubifragi che si abbatterono su Salamanca nel 1498 e che originarono una delle inondazioni più tragiche della storia del fiume Tormes. Il contributo si focalizza sui significati dell’Égloga, partendo dalla funzione nodale delle piogge nella struttura dell’opera e indagando in che modo il racconto della calamità sia anzitutto la rappresentazione di una tragedia collettiva contemporanea che mostra un interesse rilevante del teatro di Encina per la storia passata e presente. In secondo luogo, questo studio analizza come il carattere ierofanico e punitivo attribuito alle grandi piogge testimoni di una connessione più complessa tra materia biblica e pastorale e tra significati manifesti e allegorici. Inoltre, si prova a comprendere come nel mondo flagellato dalle piogge, il dominio del caos e della fortuna sembrano rilevare un interessante e poco sondato rapporto diretto con la fonte petrarchesca.File | Dimensione | Formato | |
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