Il saggio, una volta ricostruita la più recente evoluzione del dibattito sulle relazioni industriali in Italia, culminato negli Accordi interconfederali del 2009 di riforma della struttura della contrattazione collettiva, indaga le ragioni di crisi e le prospettive di superamento del sistema regolatorio vigente, concentrando l’analisi sulle questioni ancora “aperte”, che hanno determinato una profonda divisione nel mondo sindacale confederale e contrasti di opinione nella comunità scientifica. Tra le questioni trattate si segnala il “tramonto” della politica dei redditi degli anni ‘90, indotto dalle scelte adottate in materia di controllo della dinamica inflazionistica, che nel nuovo modello viene ad incentrarsi sull’IPCA (indice triennale dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia), e di determinazione del salario di produttività aziendale, definitivamente consacrato quale unica leva di crescita dei livelli salariali. Il saggio, infine, si conclude con alcune riflessioni sul tema, anch’esso di grande interesse, della articolazione del secondo livello di contrattazione collettiva, che concerne l’alternatività tra l’ambito aziendale e quello territoriale in funzione della struttura dei settori produttivi e degli interessi dei vari attori economici e sociali
Costo del lavoro, competitività delle imprese e nuova struttura della contrattazione collettiva / Gentile, Giuseppe; Esposito, Marco. - In: DIRITTI LAVORI MERCATI. - ISSN 1722-7666. - 2009:2(2009), pp. 323-354.
Costo del lavoro, competitività delle imprese e nuova struttura della contrattazione collettiva
Giuseppe Gentile
;
2009
Abstract
Il saggio, una volta ricostruita la più recente evoluzione del dibattito sulle relazioni industriali in Italia, culminato negli Accordi interconfederali del 2009 di riforma della struttura della contrattazione collettiva, indaga le ragioni di crisi e le prospettive di superamento del sistema regolatorio vigente, concentrando l’analisi sulle questioni ancora “aperte”, che hanno determinato una profonda divisione nel mondo sindacale confederale e contrasti di opinione nella comunità scientifica. Tra le questioni trattate si segnala il “tramonto” della politica dei redditi degli anni ‘90, indotto dalle scelte adottate in materia di controllo della dinamica inflazionistica, che nel nuovo modello viene ad incentrarsi sull’IPCA (indice triennale dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia), e di determinazione del salario di produttività aziendale, definitivamente consacrato quale unica leva di crescita dei livelli salariali. Il saggio, infine, si conclude con alcune riflessioni sul tema, anch’esso di grande interesse, della articolazione del secondo livello di contrattazione collettiva, che concerne l’alternatività tra l’ambito aziendale e quello territoriale in funzione della struttura dei settori produttivi e degli interessi dei vari attori economici e socialiFile | Dimensione | Formato | |
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