Parlare di dignità dell’essere umano e della sua fragilità mi spinge ad analizzare la questione del sistema delle misure di sicurezza personali e, nello specifico, di quelle detentive da eseguirsi da parte degli autori di reato con patologia psichiatrica all’interno delle Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza). Il meccanismo del ricovero presso le Rems, adottato per “risocializzare” i condannati ritenuti socialmente pericolosi, è affetto da gravi inefficienze e presenta dei profili di incostituzionalità tali da precludere la piena tutela della loro salute mentale. Stiamo assistendo, infatti, ad una moltiplicazione di cause di merito decise dalla Corte Edu in cui lo Stato italiano viene condannato per avere omesso di «organizzare il proprio sistema penitenziario in modo da assicurare ai detenuti il rispetto della loro dignità umana», perché anche dopo essere a conoscenza dell’insufficienza dei posti letto all’interno delle Rems , non si è adoprato per trovare soluzioni alternative che sopperissero a tali carenze, ma soprattutto che tutelassero i diritti delle persone inferme di mente che hanno presentato ricorso.

Salute e dignità umana in carcere. Orientamenti bioetici / Chiola, Giovanni. - (2023), pp. 87-101.

Salute e dignità umana in carcere. Orientamenti bioetici

GIOVANNI CHIOLA
2023

Abstract

Parlare di dignità dell’essere umano e della sua fragilità mi spinge ad analizzare la questione del sistema delle misure di sicurezza personali e, nello specifico, di quelle detentive da eseguirsi da parte degli autori di reato con patologia psichiatrica all’interno delle Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza). Il meccanismo del ricovero presso le Rems, adottato per “risocializzare” i condannati ritenuti socialmente pericolosi, è affetto da gravi inefficienze e presenta dei profili di incostituzionalità tali da precludere la piena tutela della loro salute mentale. Stiamo assistendo, infatti, ad una moltiplicazione di cause di merito decise dalla Corte Edu in cui lo Stato italiano viene condannato per avere omesso di «organizzare il proprio sistema penitenziario in modo da assicurare ai detenuti il rispetto della loro dignità umana», perché anche dopo essere a conoscenza dell’insufficienza dei posti letto all’interno delle Rems , non si è adoprato per trovare soluzioni alternative che sopperissero a tali carenze, ma soprattutto che tutelassero i diritti delle persone inferme di mente che hanno presentato ricorso.
2023
979-12-2230-271-3
Salute e dignità umana in carcere. Orientamenti bioetici / Chiola, Giovanni. - (2023), pp. 87-101.
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