La linguistica è una scienza oggi ben consolidata e con una storiografia ben nutrita. Al suo nascere, tuttavia, la linguistica era ricca di intersezioni che in qualche modo ne hanno condizionato i saperi, le concrete applicazioni e, infine, ne hanno determinato le svolte verso i dibattiti che infuocarono l'Ottocento su monogenesi vs poligenesi, origine umana vs divina, cui seguì la focalizzazione delle ricerche linguistiche sulla linguistica storica e ricostruttiva, consentendo alla disciplina di crescere nelle conoscenze e nel metodo, abbandonando alcune (forse anche proficue) intersezioni. Questo avviene perché la prima linguistica è al servizio della politica; perché la linguistica nasce e si costituisce non solo all’interno della filologia quanto dietro anche le suggestioni dell’antropologia; perché si ‘rompe’ il sodalizio con la medicina (i primi linguisti sono anche medici); per via della nascita degli steccati disciplinari e del radicamento della linguistica tra le scienze umane e in particolare per il forte sodalizio con la filologia e lo studio delle letterature, da cui la linguistica stenta a emanciparsi. Il contributo esplora quattro diverse declinazioni delle ‘radici’ politiche della linguistica italiana, rispecchiate in altrettante, diverse personalità, tutte parimenti emblematiche della riflessione sulle lingue e sul linguaggio: 1. Linguisti che siano stati uomini di governo (Carlo Cattaneo 1801-1869); 2. Linguisti che, pur non essendo uomini di governo, abbiano tuttavia svolto incarichi strategici per la politica dello stato italiano (Giacomo Lignana 1827-1891); 3. Linguisti sulla cui carriera accademica e partecipazione alla vita scientifica del paese abbia avuto un peso particolare la politica di governo (Benvenuto Terracini 1886-1968); 4. Linguisti che abbiano inteso la lingua come una realtà politica, e come politica la sua scienza (Tullio De Mauro 1932-2017).
Linguisti (e) politici / Dovetto, Francesca M.. - In: ARCHIVIO GLOTTOLOGICO ITALIANO. - ISSN 0004-0207. - CVIII:2(2023), pp. 314-350.
Linguisti (e) politici
Francesca M. Dovetto
2023
Abstract
La linguistica è una scienza oggi ben consolidata e con una storiografia ben nutrita. Al suo nascere, tuttavia, la linguistica era ricca di intersezioni che in qualche modo ne hanno condizionato i saperi, le concrete applicazioni e, infine, ne hanno determinato le svolte verso i dibattiti che infuocarono l'Ottocento su monogenesi vs poligenesi, origine umana vs divina, cui seguì la focalizzazione delle ricerche linguistiche sulla linguistica storica e ricostruttiva, consentendo alla disciplina di crescere nelle conoscenze e nel metodo, abbandonando alcune (forse anche proficue) intersezioni. Questo avviene perché la prima linguistica è al servizio della politica; perché la linguistica nasce e si costituisce non solo all’interno della filologia quanto dietro anche le suggestioni dell’antropologia; perché si ‘rompe’ il sodalizio con la medicina (i primi linguisti sono anche medici); per via della nascita degli steccati disciplinari e del radicamento della linguistica tra le scienze umane e in particolare per il forte sodalizio con la filologia e lo studio delle letterature, da cui la linguistica stenta a emanciparsi. Il contributo esplora quattro diverse declinazioni delle ‘radici’ politiche della linguistica italiana, rispecchiate in altrettante, diverse personalità, tutte parimenti emblematiche della riflessione sulle lingue e sul linguaggio: 1. Linguisti che siano stati uomini di governo (Carlo Cattaneo 1801-1869); 2. Linguisti che, pur non essendo uomini di governo, abbiano tuttavia svolto incarichi strategici per la politica dello stato italiano (Giacomo Lignana 1827-1891); 3. Linguisti sulla cui carriera accademica e partecipazione alla vita scientifica del paese abbia avuto un peso particolare la politica di governo (Benvenuto Terracini 1886-1968); 4. Linguisti che abbiano inteso la lingua come una realtà politica, e come politica la sua scienza (Tullio De Mauro 1932-2017).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.