Il cardinale genovese Antonio Maria Sauli costituisce un caso di studio interessante per l’analisi di fenomeni di singolare importanza dell’Età Moderna quali l’ascesa sociale delle élites, la cooptazione delle stesse al servizio di stati con interessi contrapposti e la loro circolazione. La carriera curiale del cardinale oscillò fra fedeltà e servizi offerti ai diversi potentati: alla Repubblica, al Papa, al Granducato di Toscana, alla monarchia spagnola. Alla fine del Cinquecento quest’eterogeneità rendeva i suoi servigi particolarmente ambiti per la Spagna, in un momento in cui la fazione filospagnola a Roma perdeva terreno di fronte alla Francia e Ferdinando de’ Medici perseguiva una politica di progressivo allontanamento dalla monarchia spagnola. Il presente saggio mette in luce l’importanza degli agenti privati al servizio del Re Cattolico nella cooptazione di nuovi servitori. Allo stesso tempo, questa ricerca evidenzia come la natura policentrica della monarchia spagnola rendeva fondamentale il poter contare su élites situate in diverse sedi –anche in quelle al di fuori dai confini ispanici- capaci di negoziare, assumere e fornire risorse per il raggiungimento degli scopi del Re Cattolico.
Mobilità e cooptazione delle élites al servizio della Monarchia Spagnola policentrica: il caso del cardinale Antonio Maria Sauli (1587-1605) / Ben Yessef Garfia, Y. - In: MÉLANGES DE L'ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME. ITALIE ET MÉDITERRANÉE. - ISSN 1123-9891. - 133:1(2021), pp. 51-64. [10.4000/mefrim.9813]
Mobilità e cooptazione delle élites al servizio della Monarchia Spagnola policentrica: il caso del cardinale Antonio Maria Sauli (1587-1605)
Ben Yessef Garfia Y
2021
Abstract
Il cardinale genovese Antonio Maria Sauli costituisce un caso di studio interessante per l’analisi di fenomeni di singolare importanza dell’Età Moderna quali l’ascesa sociale delle élites, la cooptazione delle stesse al servizio di stati con interessi contrapposti e la loro circolazione. La carriera curiale del cardinale oscillò fra fedeltà e servizi offerti ai diversi potentati: alla Repubblica, al Papa, al Granducato di Toscana, alla monarchia spagnola. Alla fine del Cinquecento quest’eterogeneità rendeva i suoi servigi particolarmente ambiti per la Spagna, in un momento in cui la fazione filospagnola a Roma perdeva terreno di fronte alla Francia e Ferdinando de’ Medici perseguiva una politica di progressivo allontanamento dalla monarchia spagnola. Il presente saggio mette in luce l’importanza degli agenti privati al servizio del Re Cattolico nella cooptazione di nuovi servitori. Allo stesso tempo, questa ricerca evidenzia come la natura policentrica della monarchia spagnola rendeva fondamentale il poter contare su élites situate in diverse sedi –anche in quelle al di fuori dai confini ispanici- capaci di negoziare, assumere e fornire risorse per il raggiungimento degli scopi del Re Cattolico.File | Dimensione | Formato | |
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