Furto del bene, cessione all'esportazione ed effetti ai fini della formazione del plafond IVA

La statuizione della Cassazione per la quale il furto del bene spedito via posta dall’esportatore nazionale al cessionario non residente per la sua esportazione preclude la realizzazione di una cessione interna, ma non della esportazione, a nulla rile-vando la mancata vidimazione della fattura da parte dell’ufficio doganale o di quello postale, ha permesso di analizzare la rilevanza della spedizione all’interno dello Stato dal cedente nazionale al cessionario non residente del bene da esportare a cura di quest’ultimo. Infatti viene rilevato come il furto della merce da esportare sia un fatto ostativo alla presunzione di cessione dei beni. Pertanto è stato possibile evidenziare il furto di beni già spediti al cessionario non residente quale avvenimento che non esclude l’esportazione e la concorrenza alla formazione del plafond, per individuare gli effetti della mancata esportazione del bene da parte del cessionario non residente.