La nota alla sentenza della Corte di Cassazione n.12752 del 2002 sull'irrilevanza della semplice inclusione nel regolamento comunale di locali astrattamente idonei a produrre tali rifiuti ai fini della tassazione anche su superfici aziendali ove vengono prodotti sfridi di lavorazione, ha evidenziato le modalità di esclusione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani sulle superfici aziendali di produzione di sfridi di lavorazione. In primo luogo è stata indagata la novella disciplina nazionale dettata dall’art.14 del decreto legge 8 luglio 2002, n.138, convertito nella legge 8 agosto 2002, n.178, di cessione a terzi degli scarti di lavorazione. In secondo luogo è analizzata la citata sentenza laddove ha affermato l'esclusione dall’imposizione anche di quei locali o di quelle aree scoperte ove vengono occasionalmente si formino rifiuti urbani rispetto alla produzione, in misura preponderante, di rifiuti speciali.
Esclusione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani sulle superfici aziendali di produzione di sfridi di lavorazione e la novella disciplina nazionale dettata dall'art.14 del decreto legge 8 luglio 2002, n.138, convertito nella legge 8 agosto 2002, n.178, di cessione a terzi degli scarti di lavorazione / Pennella, N. - In: GIURISPRUDENZA PIEMONTESE. - ISSN 1720-4380. - 21:1(2003), pp. 127-143.
Esclusione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani sulle superfici aziendali di produzione di sfridi di lavorazione e la novella disciplina nazionale dettata dall'art.14 del decreto legge 8 luglio 2002, n.138, convertito nella legge 8 agosto 2002, n.178, di cessione a terzi degli scarti di lavorazione
Pennella N
2003
Abstract
La nota alla sentenza della Corte di Cassazione n.12752 del 2002 sull'irrilevanza della semplice inclusione nel regolamento comunale di locali astrattamente idonei a produrre tali rifiuti ai fini della tassazione anche su superfici aziendali ove vengono prodotti sfridi di lavorazione, ha evidenziato le modalità di esclusione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani sulle superfici aziendali di produzione di sfridi di lavorazione. In primo luogo è stata indagata la novella disciplina nazionale dettata dall’art.14 del decreto legge 8 luglio 2002, n.138, convertito nella legge 8 agosto 2002, n.178, di cessione a terzi degli scarti di lavorazione. In secondo luogo è analizzata la citata sentenza laddove ha affermato l'esclusione dall’imposizione anche di quei locali o di quelle aree scoperte ove vengono occasionalmente si formino rifiuti urbani rispetto alla produzione, in misura preponderante, di rifiuti speciali.File | Dimensione | Formato | |
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