L’ultima pagina del libro di Giorgio Vasari. Appunti sull’autobiografia giuntina

Il saggio si sofferma sull’autobiografia vasariana attraverso un triplice percorso. Dopo aver evidenziato l’importanza delle auctoritates antiche e in particolar modo di Plutarco in merito alla scrittura (auto)elogiativa, il discorso punta innanzitutto l’attenzione sulla dimensione apologetica della Descrizione dell’opere, sulla prossimità poi (anche cronologica) tra autobiografia e autoritratto in Vasari e, infine, sull’explicit delle Vite. La parola indicante la ‘fine’ della vita vasariana, il sigillo che chiude l’intera raccolta e ne fissa il senso (a essa seguirà la tavola allegorica e gli indici), nella giuntina non appare a chiusura dell’autobiografia. Il termine ‘fine’ è inserito dopo l’allocuzione dell’artista-scrittore aretino agli artefici del disegno, la quale si configura in questo senso come una sorta di ultimo paragrafo del personale discorso apologetico.