Lo scopo principale del nostro lavoro è quello di presentare il modo in cui bambini immigrati di una fascia d’età che si situa tra l’inizio e la fine del “periodo critico” e con differenti L1, l’Ucraino e il Rumeno, apprendono la lingua italiana all’interno di un contesto del tutto naturale. Ci soffermeremo in particolare sulla sequenza di acquisizione delle preposizioni nelle interlingue dei nostri soggetti nel corso del periodo di osservazione. Sono stati svolti due cicli di interviste, queste ultime a distanza di diversi mesi l’una dall’altra, durante le quali ai bambini sono stati mostrati vari task che avevano come scopo quello di stimolare delle produzioni orali, talvolta a carattere descrittivo, talvolta a carattere narrativo. Non essendo al momento presenti studi approfonditi sull’argomento in oggetto, la ricerca si propone di essere un punto di svolta nello studio dell’acquisizione delle preposizioni dell’italiano L2. L’analisi dei dati raccolti ha come base portante l’ipotesi che l’apprendimento delle preposizioni proceda secondo specifiche sequenze di natura implicazionale. A ciò, va aggiunta la teoria secondo la quale nei bambini in età scolare, e soprattutto nei bambini immigrati, l’apprendimento linguistico di una L2 è fortemente influenzato sia da fattori neuro-linguistici che da fattori psicosociali e biografici. In particolare, vanno tenuti in considerazione i seguenti fattori: 1. La minore o maggiore funzionalità della memoria implicita; 2. L’atteggiamento cognitivo dell’apprendente e del parlante nativo; 3. La quantità e qualità dell’input fornito; 4. Il bambino deve essere circondato in modo preponderante da parlanti nativi della L2, per cui si dovrà evitare l’inserimento del bambino straniero in classe a maggioranza straniera; 5. La motivazione all’apprendimento; 6. La personalità più o meno estroversa. Ai fini della ricerca, abbiamo ritenuto interessante cercare di comprendere se le strategie e le scalette acquisizionali delle preposizioni ritrovate all’interno del corpus prodotto dagli informatori, e dunque bambini dai 6 agli 11 anni, fossero presenti anche nelle produzioni di soggetti ormai al di fuori del “periodo critico”. A tal fine abbiamo deciso di effettuare un piccolo confronto con un corpus prodotto da un gruppo di informatori che ha sostenuto l’esame per la Certificazione di Italiano come Lingua Straniera (CILS) presso l’Università per Stranieri di Siena. Dato fondamentale è che tutti hanno un’età che va dai 13 agli oltre 46 anni, varcando quindi la soglia del “periodo critico” per l’apprendimento, che va dagli 0 ai 8 anni circa. Il gruppo di informatori scelto è un gruppo eterogeneo, per lo più composto da adulti-giovani, con L1 piuttosto variegate, che hanno imparato l’italiano secondo diversi percorsi: sono discendenti di immigrati italiano all’estero, apprendenti di italiano in contesto istituzionale, immigrati stranieri in Italia. Per poter elicitare i dati, è stato somministrato un insieme di prove miranti a testare la comprensione dell’ascolto, la comprensione della lettura e la produzione scritta e orale. Il corpus ottenuto è stato poi analizzato da un punto di vista sia quantitativo che qualitativo, mettendo in luce il rapporto tra forme corrette ed errate delle preposizioni che gli informatori hanno utilizzato. Dai dati estrapolati dai due cicli di interviste è emerso che solo alcuni dei nostri informatori hanno compiuto un percorso avanzato di acquisizione, giungendo a dominare alcune preposizioni improprie come davanti, dietro, sotto, sopra: questo tipo di preposizioni, “meno essenziali” rispetto a preposizioni quali di, in o a, tende a comparire solo in un secondo momento all’interno dell’interlingua, poiché non sembra rispondere a delle necessità comunicative particolarmente urgenti.

L’acquisizione delle preposizioni in italiano L2: il caso dei bambini dell’Europa dell’est / Giuliano, Patrizia; Caruso, Chiara. - (2023). (Intervento presentato al convegno International Conference Documenting languages, documenting cultures, migration, minorities, dialects tenutosi a Università degli Studi di Napoli Federico II nel 5-6 ottobre 2023).

L’acquisizione delle preposizioni in italiano L2: il caso dei bambini dell’Europa dell’est

Patrizia Giuliano
;
Chiara Caruso
2023

Abstract

Lo scopo principale del nostro lavoro è quello di presentare il modo in cui bambini immigrati di una fascia d’età che si situa tra l’inizio e la fine del “periodo critico” e con differenti L1, l’Ucraino e il Rumeno, apprendono la lingua italiana all’interno di un contesto del tutto naturale. Ci soffermeremo in particolare sulla sequenza di acquisizione delle preposizioni nelle interlingue dei nostri soggetti nel corso del periodo di osservazione. Sono stati svolti due cicli di interviste, queste ultime a distanza di diversi mesi l’una dall’altra, durante le quali ai bambini sono stati mostrati vari task che avevano come scopo quello di stimolare delle produzioni orali, talvolta a carattere descrittivo, talvolta a carattere narrativo. Non essendo al momento presenti studi approfonditi sull’argomento in oggetto, la ricerca si propone di essere un punto di svolta nello studio dell’acquisizione delle preposizioni dell’italiano L2. L’analisi dei dati raccolti ha come base portante l’ipotesi che l’apprendimento delle preposizioni proceda secondo specifiche sequenze di natura implicazionale. A ciò, va aggiunta la teoria secondo la quale nei bambini in età scolare, e soprattutto nei bambini immigrati, l’apprendimento linguistico di una L2 è fortemente influenzato sia da fattori neuro-linguistici che da fattori psicosociali e biografici. In particolare, vanno tenuti in considerazione i seguenti fattori: 1. La minore o maggiore funzionalità della memoria implicita; 2. L’atteggiamento cognitivo dell’apprendente e del parlante nativo; 3. La quantità e qualità dell’input fornito; 4. Il bambino deve essere circondato in modo preponderante da parlanti nativi della L2, per cui si dovrà evitare l’inserimento del bambino straniero in classe a maggioranza straniera; 5. La motivazione all’apprendimento; 6. La personalità più o meno estroversa. Ai fini della ricerca, abbiamo ritenuto interessante cercare di comprendere se le strategie e le scalette acquisizionali delle preposizioni ritrovate all’interno del corpus prodotto dagli informatori, e dunque bambini dai 6 agli 11 anni, fossero presenti anche nelle produzioni di soggetti ormai al di fuori del “periodo critico”. A tal fine abbiamo deciso di effettuare un piccolo confronto con un corpus prodotto da un gruppo di informatori che ha sostenuto l’esame per la Certificazione di Italiano come Lingua Straniera (CILS) presso l’Università per Stranieri di Siena. Dato fondamentale è che tutti hanno un’età che va dai 13 agli oltre 46 anni, varcando quindi la soglia del “periodo critico” per l’apprendimento, che va dagli 0 ai 8 anni circa. Il gruppo di informatori scelto è un gruppo eterogeneo, per lo più composto da adulti-giovani, con L1 piuttosto variegate, che hanno imparato l’italiano secondo diversi percorsi: sono discendenti di immigrati italiano all’estero, apprendenti di italiano in contesto istituzionale, immigrati stranieri in Italia. Per poter elicitare i dati, è stato somministrato un insieme di prove miranti a testare la comprensione dell’ascolto, la comprensione della lettura e la produzione scritta e orale. Il corpus ottenuto è stato poi analizzato da un punto di vista sia quantitativo che qualitativo, mettendo in luce il rapporto tra forme corrette ed errate delle preposizioni che gli informatori hanno utilizzato. Dai dati estrapolati dai due cicli di interviste è emerso che solo alcuni dei nostri informatori hanno compiuto un percorso avanzato di acquisizione, giungendo a dominare alcune preposizioni improprie come davanti, dietro, sotto, sopra: questo tipo di preposizioni, “meno essenziali” rispetto a preposizioni quali di, in o a, tende a comparire solo in un secondo momento all’interno dell’interlingua, poiché non sembra rispondere a delle necessità comunicative particolarmente urgenti.
2023
L’acquisizione delle preposizioni in italiano L2: il caso dei bambini dell’Europa dell’est / Giuliano, Patrizia; Caruso, Chiara. - (2023). (Intervento presentato al convegno International Conference Documenting languages, documenting cultures, migration, minorities, dialects tenutosi a Università degli Studi di Napoli Federico II nel 5-6 ottobre 2023).
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