IL RAPPORTO OBBLIGATORIO AL CONFINE FRA CONTRATTO E TORTO

A survey on the obligatory relationship and its complex structure. On the one hand, it examines the obligations of protection, also “autonomous”, but “connected” to a performance envisaged, by law, as not due. On the other, the itineraries of Italian jurisprudence are retraced, which now transposes the theory of "qualified social contact", contractualising liability in broad areas of civil and administrative law; now "de-contractualises", on the basis of the principle of concurrence, the obligations of protection even in the presence of a contract. This highlights a “principle of fungibility or equivalence of solutions”, which also manifests itself in other legal experiences, based on the structural and functional interferences existing between the two species of civil liability. A paradigmatic significance is assumed by the issue of pre-contractual liability, which continues to be qualified as extra-contractual, albeit following the adherence of the Joint Sections to its reconstruction in terms of "relational liability" consequent to the violation of the ex lege obligations of good faith (art. 1337 Civil Code) and correctness (art. 1175 Civil Code). In this sense, the summa divisio is no longer articulated between contractual and non-contractual liability, but between the latter and "liability for the breach of obligations arising from an obligatory relationship" that has its source now in the contract, now directly in the law. Un’indagine sul rapporto obbligatorio e sulla sua struttura complessa. Da un lato, si esaminano gli obblighi di protezione, anche “autonomi, ma “connessi” ad una prestazione prevista, dalla legge, come non dovuta. Dall’altro si ripercorrono gli itinerari della giurisprudenza italiana che ora recepisce la teoria del “contatto sociale qualificato”, contrattualizzando la responsabilità in ampi settori del diritto civile e di quello amministrativo; ora “de-contrattualizza”, sulla base del principio del concorso, gli obblighi di protezione pur in presenza di un contratto. Ciò pone in evidenza un “principio di fungibilità o di equivalenza delle soluzioni”, che si manifesta anche in altre esperienze giuridiche, fondato sulle interferenze strutturali e funzionali esistenti tra le due specie della responsabilità civile. Un significato paradigmatico assume la vicenda della responsabilità precontrattuale, che continua ad essere qualificata come extracontrattuale, pur a seguito dell’adesione delle Sezioni unite alla sua ricostruzione in termini di «responsabilità relazionale» conseguente alla violazione delle obbligazioni ex lege di buona fede (art. 1337 c.c.) e correttezza (art. 1175 c.c.). In tal senso, la summa divisio si articola non più tra le responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, ma tra quest’ultima e la «responsabilità per la violazione di obblighi derivanti da un rapporto obbligatorio» che ha la sua fonte ora nel contratto, ora direttamente nella legge.