L’impoverimento complessivo della società e la crescente consapevolezza nella rilevanza e nell’urgenza di una nuova questione urbana (Secchi 2011) hanno, da qualche tempo, stimolato una diversa e più esplicita attenzione alla dimensione sociale all’interno della ricerca e delle pratiche urbane nel nostro Paese. In questo quadro, ha ripreso piede una qualche attenzione e riflessione sulle azioni orientate all’equità e alla giustizia sociale nello spazio, rispetto alle quali si ripropone un inevitabile ripensamento del ruolo sociale del planner in un quadro divenuto nel tempo sempre più incerto e frammentato di rappresentanza e competenze (Bianchetti, Balducci 2013). Entro quest’ottica e con l’occasione della costruzione dell’Agenda urbana nazionale, si propongono, quindi, alcune riflessioni e si forniscono indicazioni per ridefinire alcuni nodi ignorati e/o irrisolti dalle politiche urbane più recenti. Le quali, come è stato osservato, hanno troppo spesso tralasciato di trattare problemi maligni proprio mentre si andava definendo una sempre più forte polarizzazione della società e una variegata quanto problematica frammentazione nello spazio intra e post-metropolitano.
Pattern di segregazione spaziale e possibili orientamenti per le politiche urbane / DE LEO, Daniela. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 2239-4222. - 257:(2014), pp. 4-8.
Pattern di segregazione spaziale e possibili orientamenti per le politiche urbane
DE LEO, DANIELA
2014
Abstract
L’impoverimento complessivo della società e la crescente consapevolezza nella rilevanza e nell’urgenza di una nuova questione urbana (Secchi 2011) hanno, da qualche tempo, stimolato una diversa e più esplicita attenzione alla dimensione sociale all’interno della ricerca e delle pratiche urbane nel nostro Paese. In questo quadro, ha ripreso piede una qualche attenzione e riflessione sulle azioni orientate all’equità e alla giustizia sociale nello spazio, rispetto alle quali si ripropone un inevitabile ripensamento del ruolo sociale del planner in un quadro divenuto nel tempo sempre più incerto e frammentato di rappresentanza e competenze (Bianchetti, Balducci 2013). Entro quest’ottica e con l’occasione della costruzione dell’Agenda urbana nazionale, si propongono, quindi, alcune riflessioni e si forniscono indicazioni per ridefinire alcuni nodi ignorati e/o irrisolti dalle politiche urbane più recenti. Le quali, come è stato osservato, hanno troppo spesso tralasciato di trattare problemi maligni proprio mentre si andava definendo una sempre più forte polarizzazione della società e una variegata quanto problematica frammentazione nello spazio intra e post-metropolitano.File | Dimensione | Formato | |
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