In questo articolo esamino il mutamento, innescato dall’esperienza della mobilità transnazionale, cui riti e pratiche devozionali attivati dai singalesi cattolici nella città di Messina vanno incontro mediante l’inclusione di figure sante conosciute e introdotte nei repertori devozionali in seguito alla migrazione. Da questa prospettiva, i processi di costruzione della santità alla base di tali costellazioni rituali, utili per una riflessione sulla vernacolarizzazione del discorso religioso nei terreni post-coloniali della Chiesa “multiculturale” in Occidente, verranno analizzati nell’interazione che li lega ai rapporti di potere ecclesiali, all’esperienza quotidiana del sacro e alle traiettorie esistenziali-biografiche degli attori religiosi. I singalesi cattolici di nazionalità srilankese residenti nella città di Messina costituiscono una presenza ormai pienamente radicata nel paesaggio migratorio locale e negli anni hanno progressivamente istituzionalizzato la loro appartenenza religiosa a partire da relazioni stabili (ma soggette a continua negoziazione) con la diocesi messinese. Attingendo a un lavoro di ricerca etnografico realizzato negli ultimi due anni e focalizzato sui processi di home-making perseguiti in migrazione attraverso pratiche e attività di tipo rituale, prendo in considerazione due esempi di pratiche rituali incentrate su figure sante incontrate e conosciute nell’esperienza della mobilità (come Sant’Elia) o verso le quali la devozione non è consolidata nei contesti di provenienza in Sri Lanka, essendo invece alimentata dalla Chiesa messinese (come San Giacomo), comprendendole all’interno del contesto complessivo delle relazioni sociali e politiche entro le quali maturano repertori culturali e idiomi devozionali.
I santi degli altri. Devozione, mutamento e rituali tra i singalesi cattolici a Messina Saints of the others. Devotion, change and rituals among Sinhala Catholics in Messina / Cordova, Giovanni. - In: ARCHIVIO ANTROPOLOGICO MEDITERRANEO. - ISSN 2038-3215. - 25:2(2023). [10.4000/aam.7316]
I santi degli altri. Devozione, mutamento e rituali tra i singalesi cattolici a Messina Saints of the others. Devotion, change and rituals among Sinhala Catholics in Messina
Giovanni Cordova
2023
Abstract
In questo articolo esamino il mutamento, innescato dall’esperienza della mobilità transnazionale, cui riti e pratiche devozionali attivati dai singalesi cattolici nella città di Messina vanno incontro mediante l’inclusione di figure sante conosciute e introdotte nei repertori devozionali in seguito alla migrazione. Da questa prospettiva, i processi di costruzione della santità alla base di tali costellazioni rituali, utili per una riflessione sulla vernacolarizzazione del discorso religioso nei terreni post-coloniali della Chiesa “multiculturale” in Occidente, verranno analizzati nell’interazione che li lega ai rapporti di potere ecclesiali, all’esperienza quotidiana del sacro e alle traiettorie esistenziali-biografiche degli attori religiosi. I singalesi cattolici di nazionalità srilankese residenti nella città di Messina costituiscono una presenza ormai pienamente radicata nel paesaggio migratorio locale e negli anni hanno progressivamente istituzionalizzato la loro appartenenza religiosa a partire da relazioni stabili (ma soggette a continua negoziazione) con la diocesi messinese. Attingendo a un lavoro di ricerca etnografico realizzato negli ultimi due anni e focalizzato sui processi di home-making perseguiti in migrazione attraverso pratiche e attività di tipo rituale, prendo in considerazione due esempi di pratiche rituali incentrate su figure sante incontrate e conosciute nell’esperienza della mobilità (come Sant’Elia) o verso le quali la devozione non è consolidata nei contesti di provenienza in Sri Lanka, essendo invece alimentata dalla Chiesa messinese (come San Giacomo), comprendendole all’interno del contesto complessivo delle relazioni sociali e politiche entro le quali maturano repertori culturali e idiomi devozionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.