Questo lavoro affronta concettualmente ed empiricamente il tema del divario digitale in Italia con particolare riguardo ad una zona montano-rurale dell’Appennino sannita, a cavallo tra le province beneventane e molisane. Nell’approccio che proponiamo, la questione del digital divide si interseca con il concetto di giustizia territoriale e potere asimmetrico tra luoghi e le regioni al punto di ampliare la nozione di divario digitale in una nuova nozione di ‘silenzio cartografico’ legato a chi ha il potere di creare informazioni digitali o geocodificate (e l’accesso alla banda larga è il primo requisito indispensabile) e chi non ha tale potere. ‘Lacune della conoscenza’ persistono e rendono ancora più evidente ‘il gap di conoscenza’ non solo tra ciò che sappiamo e non sappiamo, ma tra coloro che hanno prodotto la conoscenza e coloro che subiscono questa conoscenza non prodotta localmente. ‘Lacune cartografiche e silenzi’ persistono anche tra coloro che fanno le carte e coloro che le usano, cioè, coloro che riconoscono il “potere” di informazioni di mappatura dal lavoro sul campo a terra o utilizzano immagini satellitari per studiare ad esempio la povertà, l’inquinamento ambientale, la consegna inadeguata dei sistemi sociali, e il disastro di regioni soggette. La responsabilizzazione dei gruppi locali per sviluppare database o rapporti sulla condizione umana con PPGIS (partecipazione GIS pubblico) è altrettanto importante quanto aiutarli nella produzione di mappe utili nei loro contesti culturali, economici e ambientali.
Silenzi cartografici e marginalizzazione in situazioni di divario digitale: una verifica concettuale ed empirica in ambito rurale-montano = Cartographic silence and marginalization in situations of digital divide: a conceptual and empirical survey in mountain rural areas / Leto, A.; Paradiso, M.; Sarno, E.. - In: BOLLETTINO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI CARTOGRAFIA. - ISSN 0044-9733. - 156:(2016), pp. 115-137. [10.13137/2282-472X/13047]
Silenzi cartografici e marginalizzazione in situazioni di divario digitale: una verifica concettuale ed empirica in ambito rurale-montano = Cartographic silence and marginalization in situations of digital divide: a conceptual and empirical survey in mountain rural areas
M. Paradiso;
2016
Abstract
Questo lavoro affronta concettualmente ed empiricamente il tema del divario digitale in Italia con particolare riguardo ad una zona montano-rurale dell’Appennino sannita, a cavallo tra le province beneventane e molisane. Nell’approccio che proponiamo, la questione del digital divide si interseca con il concetto di giustizia territoriale e potere asimmetrico tra luoghi e le regioni al punto di ampliare la nozione di divario digitale in una nuova nozione di ‘silenzio cartografico’ legato a chi ha il potere di creare informazioni digitali o geocodificate (e l’accesso alla banda larga è il primo requisito indispensabile) e chi non ha tale potere. ‘Lacune della conoscenza’ persistono e rendono ancora più evidente ‘il gap di conoscenza’ non solo tra ciò che sappiamo e non sappiamo, ma tra coloro che hanno prodotto la conoscenza e coloro che subiscono questa conoscenza non prodotta localmente. ‘Lacune cartografiche e silenzi’ persistono anche tra coloro che fanno le carte e coloro che le usano, cioè, coloro che riconoscono il “potere” di informazioni di mappatura dal lavoro sul campo a terra o utilizzano immagini satellitari per studiare ad esempio la povertà, l’inquinamento ambientale, la consegna inadeguata dei sistemi sociali, e il disastro di regioni soggette. La responsabilizzazione dei gruppi locali per sviluppare database o rapporti sulla condizione umana con PPGIS (partecipazione GIS pubblico) è altrettanto importante quanto aiutarli nella produzione di mappe utili nei loro contesti culturali, economici e ambientali.File | Dimensione | Formato | |
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