Con il presente contributo si intende esplorare il ruolo delle pratiche di creatività urbana come volano di attivazione di processi di rigenerazione urbana sostenibile, in particolare per gli spazi pubblici delle aree più marginali e fragili delle città. Si descrive, per farlo, l’esperienza del Parco dei Murales, il primo distretto urbano creativo della Campania, collocato nel Parco Merola, uno dei grandi rioni ad alta densità abitativa e vulnerabilità socio-economica di Ponticelli, la più grande “città pubblica” del Sud Italia. La riflessione proposta mette in tensione la struttura urbana esistente - caratterizzata da una massiccia espansione residenziale pubblica fatta di enclave, infrastrutture sovradimensionate, servizi mai realizzati, spazi aperti in attesa, ecc. – con i piani e i programmi di iniziativa pubblica che si sono susseguiti nel ‘900 e che non mai dato seguito alla realizzazione dei spazi e dei servizi ai cittadini, con le opportunità derivanti dall’azione concreta di alcune pratiche insorgenti come la street art. A Ponticelli infatti, la presenza di numerose associazioni testimonia la vitalità di una cittadinanza attiva che promuove istanze di giustizia sociale, che spesso si manifestano come beni comuni (Mattei, 2012). In questo, le pratiche rigenerative attivate nel Parco dei Murales ci insegnano che, anche in un contesto in cui è fortemente stratificata l’azione delle politiche pubbliche, la riattivazione immediata di parti di città vulnerabili è stata possibile solo grazie al protagonismo degli attori locali e il coinvolgimento degli abitanti, all’interno di processi partecipativi poi evoluti in forme istituzionalizzate di collaborazione tra pubblico e privato. Tale esperienza colloca il caso studio di Ponticelli su tre piani territoriali di interesse per la comunità scientifica e politica: quello strettamente locale, quello nazionale e quello internazionale, in cui il Parco dei Murales diviene una best pratice di riferimento per i processi di rigenerazione urbana basati sui azioni creative.
Pratiche rigenerative per lo spazio pubblico, creatività urbana e processi di cittadinanza attiva a Ponticelli: l’esperienza del Parco dei Murales / Terracciano, Anna; Fierro, Maria. - In: TRIA. - ISSN 2281-4574. - 17:32(2024), pp. 101-122.
Pratiche rigenerative per lo spazio pubblico, creatività urbana e processi di cittadinanza attiva a Ponticelli: l’esperienza del Parco dei Murales
Terracciano Anna
Primo
;Fierro MariaSecondo
2024
Abstract
Con il presente contributo si intende esplorare il ruolo delle pratiche di creatività urbana come volano di attivazione di processi di rigenerazione urbana sostenibile, in particolare per gli spazi pubblici delle aree più marginali e fragili delle città. Si descrive, per farlo, l’esperienza del Parco dei Murales, il primo distretto urbano creativo della Campania, collocato nel Parco Merola, uno dei grandi rioni ad alta densità abitativa e vulnerabilità socio-economica di Ponticelli, la più grande “città pubblica” del Sud Italia. La riflessione proposta mette in tensione la struttura urbana esistente - caratterizzata da una massiccia espansione residenziale pubblica fatta di enclave, infrastrutture sovradimensionate, servizi mai realizzati, spazi aperti in attesa, ecc. – con i piani e i programmi di iniziativa pubblica che si sono susseguiti nel ‘900 e che non mai dato seguito alla realizzazione dei spazi e dei servizi ai cittadini, con le opportunità derivanti dall’azione concreta di alcune pratiche insorgenti come la street art. A Ponticelli infatti, la presenza di numerose associazioni testimonia la vitalità di una cittadinanza attiva che promuove istanze di giustizia sociale, che spesso si manifestano come beni comuni (Mattei, 2012). In questo, le pratiche rigenerative attivate nel Parco dei Murales ci insegnano che, anche in un contesto in cui è fortemente stratificata l’azione delle politiche pubbliche, la riattivazione immediata di parti di città vulnerabili è stata possibile solo grazie al protagonismo degli attori locali e il coinvolgimento degli abitanti, all’interno di processi partecipativi poi evoluti in forme istituzionalizzate di collaborazione tra pubblico e privato. Tale esperienza colloca il caso studio di Ponticelli su tre piani territoriali di interesse per la comunità scientifica e politica: quello strettamente locale, quello nazionale e quello internazionale, in cui il Parco dei Murales diviene una best pratice di riferimento per i processi di rigenerazione urbana basati sui azioni creative.File | Dimensione | Formato | |
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