Dissolvenze. Note sull’abitare contemporaneo e sul rapporto tra interno e esterno.

Nel primo editoriale della rivista «Domus», La casa all’italiana, Gio Ponti si interroga sull’abitare futuro, formulando una risposta che può essere considerata un caposaldo della cultura italiana dell’abitare rispetto al panorama internazionale dell'architettura moderna. Si tratta di un vero e proprio manifesto, in cui lo spazio domestico è considerato espressione del legame tra interno e esterno e in cui le immagini introiettate del paesaggio divengono quinte straordinarie necessarie al progetto. L’architettura proposta da Ponti è una continua sequenza di luoghi di passaggio, di confine, spesso privi di una propria definizione spaziale ma portatori di interiorità al pari di qualsiasi interno limitato da muri di confine. Un complesso sistema di ambiti e ambienti a partire dal quale si avvia una riflessione sul il significato che il concetto di “soglia” ha assunto nella cultura domestica contemporanea.