La partecipazione pubblica nel campo della scienza e della tecnologia è principalmente guidata dall’empowerment della cittadinanza e dalla partecipazione democratica (Bucchi, 2006), così come dalla necessità di affrontare le controversie tecnico-scientifiche. Sulla base di queste premesse, sempre più studiosi non si limitano alla diffusione delle conoscenze attraverso i media, ma si avvalgono di nuovi approcci come la citizen science, intesa come la frontiera contemporanea nel quadro del rapporto fra scienza e società volta a coinvolgere i cittadini nelle attività di ricerca scientifica: un campo in espansione che coinvolge sia scienziati sia cittadini non specializzati in progetti di ricerca (Irwin, 1994) promossi da membri accademici e sociali per orientare e condividere obiettivi, fasi di implementazione, nonché la raccolta e l’analisi dei dati con i cittadini. Questo approccio contribuisce ai processi di apprendimento per l’indagine scientifica e alla migliore comprensione dei risultati della ricerca (Riesch, Potter, 2014). Partendo da tali presupposti, lo scopo di questo articolo è orientato a stimolare una prima riflessione circa il contributo che la citizen science apporta alla comunicazione della scienza. Qual è il rapporto tra citizen science e comunicazione scientifica? La citizen science può essere considerata una fonte di innovazione nella relazione comunicativa tra esperti e non esperti? Per rispondere ai seguenti interrogativi, successivamente ad una revisione della letteratura, saranno utilizzate tecniche di ricerca qualitative per arrivare a risultati da considerare dal punto di vista sociologico.
Dalla scienza alla società: il potenziale della citizen science nella comunicazione scientifica / Crescentini, Noemi. - In: QUADERNI DI COMUNICAZIONE SCIENTIFICA. - ISSN 2785-3918. - 4:(2024), pp. 33-45. [10.17454/QDCS04.04]
Dalla scienza alla società: il potenziale della citizen science nella comunicazione scientifica
Noemi Crescentini
2024
Abstract
La partecipazione pubblica nel campo della scienza e della tecnologia è principalmente guidata dall’empowerment della cittadinanza e dalla partecipazione democratica (Bucchi, 2006), così come dalla necessità di affrontare le controversie tecnico-scientifiche. Sulla base di queste premesse, sempre più studiosi non si limitano alla diffusione delle conoscenze attraverso i media, ma si avvalgono di nuovi approcci come la citizen science, intesa come la frontiera contemporanea nel quadro del rapporto fra scienza e società volta a coinvolgere i cittadini nelle attività di ricerca scientifica: un campo in espansione che coinvolge sia scienziati sia cittadini non specializzati in progetti di ricerca (Irwin, 1994) promossi da membri accademici e sociali per orientare e condividere obiettivi, fasi di implementazione, nonché la raccolta e l’analisi dei dati con i cittadini. Questo approccio contribuisce ai processi di apprendimento per l’indagine scientifica e alla migliore comprensione dei risultati della ricerca (Riesch, Potter, 2014). Partendo da tali presupposti, lo scopo di questo articolo è orientato a stimolare una prima riflessione circa il contributo che la citizen science apporta alla comunicazione della scienza. Qual è il rapporto tra citizen science e comunicazione scientifica? La citizen science può essere considerata una fonte di innovazione nella relazione comunicativa tra esperti e non esperti? Per rispondere ai seguenti interrogativi, successivamente ad una revisione della letteratura, saranno utilizzate tecniche di ricerca qualitative per arrivare a risultati da considerare dal punto di vista sociologico.File | Dimensione | Formato | |
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