La letteratura della corte di Alfonso il Magnanimo presenta aspetti di grande interesse, non solo per il ruolo nella storia dell’Umanesimo, ma anche perché impone nuove direzioni alla tradizione encomiastica. Lì per la prima volta vennero usati, in un’orazione di Angelo de Grassis, i Panegyrici Latini, scoperti solo pochi anni prima da Giovanni Aurispa. Lì per la prima volta vennero applicati modelli storiografici di tipo encomiastico, introdotti dal medico catalano Gaspar Pelegrí, ma elaborati attraverso le aspre discussioni tra Lorenzo Valla e Bartolomeo Facio. Sostenuto dal Panormita, Facio impose le linee della storiografia ufficiale, in cui bisognava preferire il decorum verisimile alla verità, aprendo, così, definitivamente le porte alla propaganda.
La letteratura encomiastica alla corte di Alfonso il Magnanimo / DELLE DONNE, Fulvio. - In: BULLETTINO DELL'ISTITUTO STORICO ITALIANO PER IL MEDIO EVO. - ISSN 1127-6096. - 114(2012), pp. 221-239.
La letteratura encomiastica alla corte di Alfonso il Magnanimo
DELLE DONNE Fulvio
2012
Abstract
La letteratura della corte di Alfonso il Magnanimo presenta aspetti di grande interesse, non solo per il ruolo nella storia dell’Umanesimo, ma anche perché impone nuove direzioni alla tradizione encomiastica. Lì per la prima volta vennero usati, in un’orazione di Angelo de Grassis, i Panegyrici Latini, scoperti solo pochi anni prima da Giovanni Aurispa. Lì per la prima volta vennero applicati modelli storiografici di tipo encomiastico, introdotti dal medico catalano Gaspar Pelegrí, ma elaborati attraverso le aspre discussioni tra Lorenzo Valla e Bartolomeo Facio. Sostenuto dal Panormita, Facio impose le linee della storiografia ufficiale, in cui bisognava preferire il decorum verisimile alla verità, aprendo, così, definitivamente le porte alla propaganda.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.