Quali ricadute può generare il fenomeno del Building Information Modeling sugli aspetti decisionali dell’attività progettuale? E’ possibile ipotizzare una dimensione “creativa” delle capacità informazionali in relazione ai sistemi object-oriented? All’interno del settore AECO, grazie alla spinta proveniente dalle recenti normative comunitarie e nazionali in tema di appalti pubblici, il BIM si è diffuso come strumento per l’efficientamento della produttività, delle operazioni di rappresentazione e di “archiviazione” virtuale di dati inerenti ai manufatti progettati e realizzati. Per i professionisti, la frontiera più sfidante appare però essere quella della Design Interaction, ovvero lo sviluppo di processi co-creativi finalizzati essenzialmente, almeno fino ad oggi, alla concezione embrionale delle soluzioni distributive funzionali-spaziali, soprattutto nell’edilizia residenziale e terziaria. Un ambito progettuale in cui le caratteristiche peculiari del progettista, quali creatività, ingegnosità e originalità, finiscono necessariamente per doversi confrontare con le inedite modalità di collaborazione, competizione e automazione, poste dalle entità digitali.
I per Intelligence. Un uso “creativo” del BIM nella realizzazione degli spazi Accenture all’Università Federico II di Napoli / RUSSO ERMOLLI, Sergio; Galluccio, Giuliano. - In: IL SOLE 24 ORE. - ISSN 2499-202X. - Guida Pratica Edilizia:Smart24 Tecnici BIM(2024).
I per Intelligence. Un uso “creativo” del BIM nella realizzazione degli spazi Accenture all’Università Federico II di Napoli
SERGIO RUSSO ERMOLLI
;GIULIANO GALLUCCIO
2024
Abstract
Quali ricadute può generare il fenomeno del Building Information Modeling sugli aspetti decisionali dell’attività progettuale? E’ possibile ipotizzare una dimensione “creativa” delle capacità informazionali in relazione ai sistemi object-oriented? All’interno del settore AECO, grazie alla spinta proveniente dalle recenti normative comunitarie e nazionali in tema di appalti pubblici, il BIM si è diffuso come strumento per l’efficientamento della produttività, delle operazioni di rappresentazione e di “archiviazione” virtuale di dati inerenti ai manufatti progettati e realizzati. Per i professionisti, la frontiera più sfidante appare però essere quella della Design Interaction, ovvero lo sviluppo di processi co-creativi finalizzati essenzialmente, almeno fino ad oggi, alla concezione embrionale delle soluzioni distributive funzionali-spaziali, soprattutto nell’edilizia residenziale e terziaria. Un ambito progettuale in cui le caratteristiche peculiari del progettista, quali creatività, ingegnosità e originalità, finiscono necessariamente per doversi confrontare con le inedite modalità di collaborazione, competizione e automazione, poste dalle entità digitali.| File | Dimensione | Formato | |
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