Le modalità attraverso cui i cittadini possono fare esperienza delle loro comunità locali di appartenenza (città, quartieri) sono diventate gradualmente più complesse con la diffusione dei social media, che ha generato un confine meno marcato tra i contesti sociali online e offline. I cambiamenti che ne derivano hanno generato ecosistemi sociali locali più complessi, in relazione all’intersezione tra i contesti e le interazioni sociali online e offline. Il presente contributo approfondisce nello specifico il ruolo dei social media e delle loro funzionalità strettamente legati all’esperienza di quartiere (es., Nextdoor, gruppi Whatsapp di quartiere, gruppi Facebook di quartiere), per comprenderne l’impatto sui comportamenti individuali nel quartiere, sul legame con esso e sulla percezione che tale sia comunità sia resiliente. A tal fine è stato somministrato un questionario a 965 cittadini italiani (69.9% donne, età: M = 22.8, DS = 4.88) ed è stato testato un modello di mediazioni multiple utilizzando i Modelli di Equazioni Strutturali (SEM). Quanto emerso ha mostrato come utilizzare i social media in riferimento al proprio quartiere, per rimanere in contatto con i vicini ed essere informati su quanto accade, si associa ad una maggiore frequenza di comportamenti di vicinato e assunzione di attitudini e comportamenti di impegno civico in riferimento ad esso. Inoltre, attraverso un maggiore impegno civico, l’uso di questi social si associa anche ad un più forte Senso di Comunità e ad uno stile di convivenza più improntato all’assunzione di responsabilità per il bene comune in riferimento al quartiere. In ultimo, attraverso l’assunzione di uno stile di convivenza più responsabile, tale uso di questo tipo di social sostiene anche la percezione dei cittadini che la comunità che abita il loro quartiere sia resiliente, ovvero in grado di far fronte alle avversità preservando un buon funzionamento e con esiti positivi. Questi risultati suggeriscono che l’uso di social media in riferimento al quartiere non soltanto permette di rafforzare il tessuto sociale, come suggerito già da altri studi, ma può rappresentare anche un volano per lo sviluppo di comunità più coese, partecipative, responsabili e, in ultima analisi, resilienti. A partire da ciò, verranno discusse e dettagliate le implicazioni teoriche e pratiche che derivano dalle nuove e più complesse modalità di fare esperienza della propria comunità locale di appartenenza.
Promuovere resilienza di comunità: il ruolo dei social media di quartiere per favorire relazioni di vicinato e impegno civico / Gatti, Flora; Procentese, Fortuna. - (2023). (Intervento presentato al convegno Giornata Tematica “La psicologia sociale e i processi di interdipendenza online e offline” tenutosi a Università degli Studi di Napoli Federico II nel 14-15 settembre).
Promuovere resilienza di comunità: il ruolo dei social media di quartiere per favorire relazioni di vicinato e impegno civico
Flora Gatti
;Fortuna Procentese
2023
Abstract
Le modalità attraverso cui i cittadini possono fare esperienza delle loro comunità locali di appartenenza (città, quartieri) sono diventate gradualmente più complesse con la diffusione dei social media, che ha generato un confine meno marcato tra i contesti sociali online e offline. I cambiamenti che ne derivano hanno generato ecosistemi sociali locali più complessi, in relazione all’intersezione tra i contesti e le interazioni sociali online e offline. Il presente contributo approfondisce nello specifico il ruolo dei social media e delle loro funzionalità strettamente legati all’esperienza di quartiere (es., Nextdoor, gruppi Whatsapp di quartiere, gruppi Facebook di quartiere), per comprenderne l’impatto sui comportamenti individuali nel quartiere, sul legame con esso e sulla percezione che tale sia comunità sia resiliente. A tal fine è stato somministrato un questionario a 965 cittadini italiani (69.9% donne, età: M = 22.8, DS = 4.88) ed è stato testato un modello di mediazioni multiple utilizzando i Modelli di Equazioni Strutturali (SEM). Quanto emerso ha mostrato come utilizzare i social media in riferimento al proprio quartiere, per rimanere in contatto con i vicini ed essere informati su quanto accade, si associa ad una maggiore frequenza di comportamenti di vicinato e assunzione di attitudini e comportamenti di impegno civico in riferimento ad esso. Inoltre, attraverso un maggiore impegno civico, l’uso di questi social si associa anche ad un più forte Senso di Comunità e ad uno stile di convivenza più improntato all’assunzione di responsabilità per il bene comune in riferimento al quartiere. In ultimo, attraverso l’assunzione di uno stile di convivenza più responsabile, tale uso di questo tipo di social sostiene anche la percezione dei cittadini che la comunità che abita il loro quartiere sia resiliente, ovvero in grado di far fronte alle avversità preservando un buon funzionamento e con esiti positivi. Questi risultati suggeriscono che l’uso di social media in riferimento al quartiere non soltanto permette di rafforzare il tessuto sociale, come suggerito già da altri studi, ma può rappresentare anche un volano per lo sviluppo di comunità più coese, partecipative, responsabili e, in ultima analisi, resilienti. A partire da ciò, verranno discusse e dettagliate le implicazioni teoriche e pratiche che derivano dalle nuove e più complesse modalità di fare esperienza della propria comunità locale di appartenenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.