Anche per noi di Critica Marxista la scomparsa di Giorgio Lunghini è stata una perdita incalcolabile. In più che venticinque anni, tra la fine dello scorso secolo e quello nuovo, il difficile cammino autonomo della rivista lo ha avuto come riferimento e come sostegno nello sforzo di leggere con pensiero critico l’evolversi dell’economia e della società. Dal nostro convegno del 2004 sullo scoppio della bolla informatica, in cui egli indicava le cause della crisi che si manifesterà anni dopo, sino alla recente conclusione del dibattito aperto su queste colonne intorno alla moneta unica e all’unità dell’Europa, lo abbiamo avuto come interprete essenziale del tempo presente. Il suo speciale modo di leggere Keynes e Marx e la sua lettura della realtà lo portava a indicare soluzioni che, come disse tempo fa quando il centro sinistra appariva vincente in Europa e negli Stati Uniti, non piacevano né a alla destra né alla sinistra. Ma la destra faceva il suo mestiere mentre la sinistra era volutamente e scioccamente sorda. Emiliano Brancaccio e Luigi Cavallaro danno qui una sintesi del suo pensiero. Noi lo ricordiamo con il dolore che si prova quando scompaiono le persone più care (a.t.).
In ricordo di Giorgio Lunghini / Brancaccio, Emiliano; Cavallaro, Luigi. - In: CRITICA MARXISTA. - ISSN 0011-152X. - 6:(2018), pp. 2-4.
In ricordo di Giorgio Lunghini
Emiliano Brancaccio;
2018
Abstract
Anche per noi di Critica Marxista la scomparsa di Giorgio Lunghini è stata una perdita incalcolabile. In più che venticinque anni, tra la fine dello scorso secolo e quello nuovo, il difficile cammino autonomo della rivista lo ha avuto come riferimento e come sostegno nello sforzo di leggere con pensiero critico l’evolversi dell’economia e della società. Dal nostro convegno del 2004 sullo scoppio della bolla informatica, in cui egli indicava le cause della crisi che si manifesterà anni dopo, sino alla recente conclusione del dibattito aperto su queste colonne intorno alla moneta unica e all’unità dell’Europa, lo abbiamo avuto come interprete essenziale del tempo presente. Il suo speciale modo di leggere Keynes e Marx e la sua lettura della realtà lo portava a indicare soluzioni che, come disse tempo fa quando il centro sinistra appariva vincente in Europa e negli Stati Uniti, non piacevano né a alla destra né alla sinistra. Ma la destra faceva il suo mestiere mentre la sinistra era volutamente e scioccamente sorda. Emiliano Brancaccio e Luigi Cavallaro danno qui una sintesi del suo pensiero. Noi lo ricordiamo con il dolore che si prova quando scompaiono le persone più care (a.t.).File | Dimensione | Formato | |
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