Vedi Napoli e poi muori!”… “Napoli, un paradiso abitato da diavoli”. In questi due aforismi si può tentare di racchiudere la natura contraddittoria di Napoli, luogo di straordinaria bellezza, ancorché mortifera, e, al tempo stesso, paradiso diabolico. La prossimità agli inferi del capoluogo campano è ben testimoniata dalla natura vulcanica del paesaggio in cui è incastonata la città, cinta com’è dal Somma-Vesuvio a Est e dai Campi Flegrei a Ovest. Tuttavia, il clima mite e l’azione benefica del mare hanno profondamente modellato il paesaggio napoletano fino a rendere meno minacciosi i suoi inconfondibili connotati vulcanici. Questo volume intende accompagnare i visitatori di Partenope stimolando una diversa curiosità, da volgere sì verso luoghi giustamente celebrati per la loro insigne venustà, ma cogliendone un’essenza diversa, data dallo stretto legame che unisce la storia architettonica e urbanistica della città al suo sottosuolo, nonché alla dinamica dei suoi versanti e della sua costa. Tale legame, come ci dicono gli autori, è bene evidente a partire dalla fondazione della città ed è via via svelato nei vari capitoli del volume, anche attraverso alcuni geo-itinerari urbani.
La geomorfologia di Napoli / Santangelo, Nicoletta. - (2023), pp. 17-26.
La geomorfologia di Napoli
Nicoletta SantangeloPrimo
2023
Abstract
Vedi Napoli e poi muori!”… “Napoli, un paradiso abitato da diavoli”. In questi due aforismi si può tentare di racchiudere la natura contraddittoria di Napoli, luogo di straordinaria bellezza, ancorché mortifera, e, al tempo stesso, paradiso diabolico. La prossimità agli inferi del capoluogo campano è ben testimoniata dalla natura vulcanica del paesaggio in cui è incastonata la città, cinta com’è dal Somma-Vesuvio a Est e dai Campi Flegrei a Ovest. Tuttavia, il clima mite e l’azione benefica del mare hanno profondamente modellato il paesaggio napoletano fino a rendere meno minacciosi i suoi inconfondibili connotati vulcanici. Questo volume intende accompagnare i visitatori di Partenope stimolando una diversa curiosità, da volgere sì verso luoghi giustamente celebrati per la loro insigne venustà, ma cogliendone un’essenza diversa, data dallo stretto legame che unisce la storia architettonica e urbanistica della città al suo sottosuolo, nonché alla dinamica dei suoi versanti e della sua costa. Tale legame, come ci dicono gli autori, è bene evidente a partire dalla fondazione della città ed è via via svelato nei vari capitoli del volume, anche attraverso alcuni geo-itinerari urbani.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.