**Abstract** L’articolo 77 della Costituzione italiana disciplina il potere del Governo di emanare decreti-legge in situazioni straordinarie di necessità e urgenza, prevedendo altresì un meccanismo di conversione parlamentare entro sessanta giorni. Tuttavia, l’attuale formulazione dell’articolo non include una specifica regolamentazione per i decreti legislativi di codificazione e riordino normativo. L’integrazione di tale articolo con disposizioni specifiche per questi strumenti legislativi potrebbe rappresentare un significativo passo avanti verso una maggiore chiarezza e sistematicità del diritto. I decreti legislativi di codificazione e riordino si configurano come strumenti fondamentali per semplificare e rendere più accessibile il panorama normativo, spesso frammentato e di difficile comprensione. La proposta di integrazione si basa sulla necessità di prevedere un iter costituzionalmente garantito che includa il coinvolgimento diretto del Parlamento nella fase preparatoria e deliberativa. In tal modo, si rafforzerebbe il principio di legalità e si eviterebbero eccessi di delega che possano compromettere l’equilibrio tra i poteri dello Stato. L’introduzione di un comma specifico nell’articolo 77 avrebbe il duplice effetto di garantire maggiore certezza giuridica e di incentivare un utilizzo più efficiente degli strumenti di riordino normativo. Inoltre, verrebbe sancita una procedura chiara per assicurare che i decreti di codificazione rispettino i principi e i limiti fissati dalla legge delega. Questo studio analizza i possibili impatti di tale integrazione, con particolare attenzione alla riduzione della stratificazione normativa e al rafforzamento della funzione di indirizzo del Parlamento. In conclusione, una riforma in questa direzione non solo migliorerebbe la qualità legislativa, ma promuoverebbe anche una maggiore fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche.
Rassegna Parlamentare / Silvestri, Alessandro; Andrei, Alessandro; Angrisani, Alfonso; Avolio, Giuseppe; Balzano, Gaetano; Carla BELLOMIA, Maria; Castrovilli, Francesco; Cortese, Barbara; Cortese, Saverio; Daga, Federica; DI PAOLO, Elena; DI VITANTONIO, Pina; Librizzi, Giusy; Lollini, Augusta; Manzin, Alessandra; Moro, Olinda; Palermo, Irene; Palma, Domenico; Pecchia, Massimiliano; Sechi, Marina; Vaccarecci, Chiara; Verena VON ENGELN, Anna. - In: RASSEGNA PARLAMENTARE. - ISSN 0486-0373. - III:(2019), pp. 753-769.
Rassegna Parlamentare
Alessandro SILVESTRI;
2019
Abstract
**Abstract** L’articolo 77 della Costituzione italiana disciplina il potere del Governo di emanare decreti-legge in situazioni straordinarie di necessità e urgenza, prevedendo altresì un meccanismo di conversione parlamentare entro sessanta giorni. Tuttavia, l’attuale formulazione dell’articolo non include una specifica regolamentazione per i decreti legislativi di codificazione e riordino normativo. L’integrazione di tale articolo con disposizioni specifiche per questi strumenti legislativi potrebbe rappresentare un significativo passo avanti verso una maggiore chiarezza e sistematicità del diritto. I decreti legislativi di codificazione e riordino si configurano come strumenti fondamentali per semplificare e rendere più accessibile il panorama normativo, spesso frammentato e di difficile comprensione. La proposta di integrazione si basa sulla necessità di prevedere un iter costituzionalmente garantito che includa il coinvolgimento diretto del Parlamento nella fase preparatoria e deliberativa. In tal modo, si rafforzerebbe il principio di legalità e si eviterebbero eccessi di delega che possano compromettere l’equilibrio tra i poteri dello Stato. L’introduzione di un comma specifico nell’articolo 77 avrebbe il duplice effetto di garantire maggiore certezza giuridica e di incentivare un utilizzo più efficiente degli strumenti di riordino normativo. Inoltre, verrebbe sancita una procedura chiara per assicurare che i decreti di codificazione rispettino i principi e i limiti fissati dalla legge delega. Questo studio analizza i possibili impatti di tale integrazione, con particolare attenzione alla riduzione della stratificazione normativa e al rafforzamento della funzione di indirizzo del Parlamento. In conclusione, una riforma in questa direzione non solo migliorerebbe la qualità legislativa, ma promuoverebbe anche una maggiore fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche.File | Dimensione | Formato | |
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