Il contributo vuole indagare come frammenti di città e di architetture reali, per mezzo di un’attività immaginativa, vengano combinati, riorganizzati e ricomposti in visioni realistiche ed evocative – seppur fittizie - di spazi immaginari. Tale pratica la ritroviamo già nella produzione di artisti e scenografi del XVIII secolo come G. B. Piranesi, i fratelli Galli da Bibiena, o nei capricci di Canaletto e Belotto, i quali attingono a un repertorio di immagini del reale, passato e presente, per reimpiegarle in nuove visioni dotate di grande potenza comunicativa e suggestiva. Allo stesso modo, oggi, nell’industria dell’intrattenimento tale prassi viene continuamente adoperata per dar vita a concept art raffiguranti luoghi d’invenzione (che molto ricordano i bozzetti scenografici e i capricci settecenteschi). Si tratta di evocazioni di universi immaginari, in cui convivono frammenti reali, derive fantastiche, contaminazioni chimeriche e pure invenzioni. Fil rouge che tiene insieme passato, presente e futuro della rappresentazione di spazi evocativi e i mmaginari è i l ricorso alla prospettiva, capace di restituire immagini realistiche e verosimili anche di luoghi inesistenti e fittizi.

Imaginative realism then and now. La rappresentazione di spazi immaginari tra arte, scenografia e concept art / Ansaldi, Barbara. - II:(2021), pp. 43-53.

Imaginative realism then and now. La rappresentazione di spazi immaginari tra arte, scenografia e concept art

Barbara Ansaldi
2021

Abstract

Il contributo vuole indagare come frammenti di città e di architetture reali, per mezzo di un’attività immaginativa, vengano combinati, riorganizzati e ricomposti in visioni realistiche ed evocative – seppur fittizie - di spazi immaginari. Tale pratica la ritroviamo già nella produzione di artisti e scenografi del XVIII secolo come G. B. Piranesi, i fratelli Galli da Bibiena, o nei capricci di Canaletto e Belotto, i quali attingono a un repertorio di immagini del reale, passato e presente, per reimpiegarle in nuove visioni dotate di grande potenza comunicativa e suggestiva. Allo stesso modo, oggi, nell’industria dell’intrattenimento tale prassi viene continuamente adoperata per dar vita a concept art raffiguranti luoghi d’invenzione (che molto ricordano i bozzetti scenografici e i capricci settecenteschi). Si tratta di evocazioni di universi immaginari, in cui convivono frammenti reali, derive fantastiche, contaminazioni chimeriche e pure invenzioni. Fil rouge che tiene insieme passato, presente e futuro della rappresentazione di spazi evocativi e i mmaginari è i l ricorso alla prospettiva, capace di restituire immagini realistiche e verosimili anche di luoghi inesistenti e fittizi.
2021
978-88-99930-07-3
Imaginative realism then and now. La rappresentazione di spazi immaginari tra arte, scenografia e concept art / Ansaldi, Barbara. - II:(2021), pp. 43-53.
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