Il patrimonio di tipo archeologico ha intrinsecamente, come ogni forma di patrimonio culturale, una natura pubblica, collettiva e civile: come tale deve essere considerato anche nel contesto della sua tutela. La questione è di per sé molto complessa e investe numerosi aspetti, primo fra tutti quello di un difficile equilibrio tra la dinamica vita urbana contemporanea e l’apparente immobilità di frammenti di un passato svelato dalle operazioni di scavo. L’articolo intende dare un contributo a questo dibattito attraverso le esperienze di progetto condotte all’interno del Parco Archeologico di Pompei, in particolar modo per il sito di Oplontis che si conserva immerso e chiuso nella realtà urbana contemporanea di Torre Annunziata (Napoli). Le molteplici progettualità in corso e quelle recentemente concluse rappresentano un’importante occasione di riflessione condivisa sul tema della conservazione e della rigenerazione urbana: un processo attuato attraverso esperienze progettuali differenti - dalla dimensione territoriale alla cura per il più minuto dettaglio - finalizzate alla “ricomposizione” delle diverse istanze, nell’ambito di una visione unitaria del patrimonio, inteso come parte della struttura urbana, culturale, sociale ed economica del territorio cui appartiene. / Archaeological heritage, like any form of cultural heritage, inherently possesses a public, collective and urban nature: as such, it must also be regarded within the context of its protection. The question is intrinsically very complex and involves numerous aspects, primarily the difficult balance between the dynamic contemporary urban life and the apparent immobility of fragments of a past revealed by excavation operations. This article aims to contribute to this debate by project experiences conducted inside Pompeiis Archaeological Park, particularly at the site of Oplontis, which is preserved, immersed, and enclosed within the contemporary urban reality of Torre Annunziata (Naples). The numerous ongoing projects and those recently finished represent an important opportunity for shared reflection on themes of conservation and urban regeneration: a process carried out hrough various design experiences – from local dimension to meticulous attention to detail – aimed towards the “recomposition” of different needs within a unified vision of heritage, understood as part of the urban, cultural, social, and economic structure of its territory.
Antico presente: la Villa di Poppea nella contemporanea Oplontis / The Ancient Present: the Villa of Poppaea in contemporary Oplontis / Amore, M. P.; Spinosa, A.. - In: U+D, URBANFORM AND DESIGN. - ISSN 2384-9207. - 21(2024), pp. 92-97.
Antico presente: la Villa di Poppea nella contemporanea Oplontis / The Ancient Present: the Villa of Poppaea in contemporary Oplontis
AMORE M. P.
;SPINOSA A.
2024
Abstract
Il patrimonio di tipo archeologico ha intrinsecamente, come ogni forma di patrimonio culturale, una natura pubblica, collettiva e civile: come tale deve essere considerato anche nel contesto della sua tutela. La questione è di per sé molto complessa e investe numerosi aspetti, primo fra tutti quello di un difficile equilibrio tra la dinamica vita urbana contemporanea e l’apparente immobilità di frammenti di un passato svelato dalle operazioni di scavo. L’articolo intende dare un contributo a questo dibattito attraverso le esperienze di progetto condotte all’interno del Parco Archeologico di Pompei, in particolar modo per il sito di Oplontis che si conserva immerso e chiuso nella realtà urbana contemporanea di Torre Annunziata (Napoli). Le molteplici progettualità in corso e quelle recentemente concluse rappresentano un’importante occasione di riflessione condivisa sul tema della conservazione e della rigenerazione urbana: un processo attuato attraverso esperienze progettuali differenti - dalla dimensione territoriale alla cura per il più minuto dettaglio - finalizzate alla “ricomposizione” delle diverse istanze, nell’ambito di una visione unitaria del patrimonio, inteso come parte della struttura urbana, culturale, sociale ed economica del territorio cui appartiene. / Archaeological heritage, like any form of cultural heritage, inherently possesses a public, collective and urban nature: as such, it must also be regarded within the context of its protection. The question is intrinsically very complex and involves numerous aspects, primarily the difficult balance between the dynamic contemporary urban life and the apparent immobility of fragments of a past revealed by excavation operations. This article aims to contribute to this debate by project experiences conducted inside Pompeiis Archaeological Park, particularly at the site of Oplontis, which is preserved, immersed, and enclosed within the contemporary urban reality of Torre Annunziata (Naples). The numerous ongoing projects and those recently finished represent an important opportunity for shared reflection on themes of conservation and urban regeneration: a process carried out hrough various design experiences – from local dimension to meticulous attention to detail – aimed towards the “recomposition” of different needs within a unified vision of heritage, understood as part of the urban, cultural, social, and economic structure of its territory.File | Dimensione | Formato | |
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