Il Legal Design e l’intelligenza artificiale sono strumenti al servizio del diritto che hanno l’intrinseca capacità di massimizzarne comprensibilità, usabilità – e quindi accessibilità – ed efficienza. Il Legal Design è un approccio progettuale che mira a rendere il diritto più comprensibile e accessibile per gli utenti, attraverso la semplificazione della lingua, la creazione di interfacce utente intuitive e la progettazione di processi giuridici user-centered. La tradizionale dimensione del diritto, spesso visto come complesso e poco accessibile per i non addetti ai lavori, si evolve in una più semplice, intuitiva in cui il testo normativo diventa “user–friendly”. L'Intelligenza Artificiale è un insieme di tecnologie che consentono ai sistemi di apprendere e prendere decisioni autonomamente, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico e dati. L'IA viene utilizzata nel diritto per automatizzare la contrattualistica, la risoluzione delle controversie e la compliance normativa, attraverso l'analisi dei dati, la generazione automatica di documenti e la previsione dei risultati dei casi legali. Legal design e IA possono migliorare l'efficienza e l'accuratezza nei processi giuridici, pur presentando la seconda anche sfide etiche e legali, soprattutto con riferimento alla trasparenza nella decisione e ai profili di “responsabilità” dei sistemi. Le implicazioni pratiche sono molteplici, basti pensare ad un software di intelligenza artificiale capace, grazie ad algoritmi di autoapprendimento e deep learning, di generare un contratto semplificato che utilizzi un linguaggio comprensibile e una grafica accattivante, in modo che sia più facile per i clienti comprendere i loro diritti e doveri. Due approcci che insieme possono rendere il diritto accessibile e la giustizia stessa efficiente.

i-lex – Rivista di Scienze Giuridiche, Scienze Cognitive ed Intelligenza Artificiale. Vol. 16 n. 1 / D'Onofrio, Cristina. - In: I-LEX. - ISSN 1825-1927. - volume 16:1/2023(2023), pp. 26-36.

i-lex – Rivista di Scienze Giuridiche, Scienze Cognitive ed Intelligenza Artificiale. Vol. 16 n. 1

Cristina D'Onofrio
2023

Abstract

Il Legal Design e l’intelligenza artificiale sono strumenti al servizio del diritto che hanno l’intrinseca capacità di massimizzarne comprensibilità, usabilità – e quindi accessibilità – ed efficienza. Il Legal Design è un approccio progettuale che mira a rendere il diritto più comprensibile e accessibile per gli utenti, attraverso la semplificazione della lingua, la creazione di interfacce utente intuitive e la progettazione di processi giuridici user-centered. La tradizionale dimensione del diritto, spesso visto come complesso e poco accessibile per i non addetti ai lavori, si evolve in una più semplice, intuitiva in cui il testo normativo diventa “user–friendly”. L'Intelligenza Artificiale è un insieme di tecnologie che consentono ai sistemi di apprendere e prendere decisioni autonomamente, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico e dati. L'IA viene utilizzata nel diritto per automatizzare la contrattualistica, la risoluzione delle controversie e la compliance normativa, attraverso l'analisi dei dati, la generazione automatica di documenti e la previsione dei risultati dei casi legali. Legal design e IA possono migliorare l'efficienza e l'accuratezza nei processi giuridici, pur presentando la seconda anche sfide etiche e legali, soprattutto con riferimento alla trasparenza nella decisione e ai profili di “responsabilità” dei sistemi. Le implicazioni pratiche sono molteplici, basti pensare ad un software di intelligenza artificiale capace, grazie ad algoritmi di autoapprendimento e deep learning, di generare un contratto semplificato che utilizzi un linguaggio comprensibile e una grafica accattivante, in modo che sia più facile per i clienti comprendere i loro diritti e doveri. Due approcci che insieme possono rendere il diritto accessibile e la giustizia stessa efficiente.
2023
i-lex – Rivista di Scienze Giuridiche, Scienze Cognitive ed Intelligenza Artificiale. Vol. 16 n. 1 / D'Onofrio, Cristina. - In: I-LEX. - ISSN 1825-1927. - volume 16:1/2023(2023), pp. 26-36.
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Descrizione: Il Legal Design e l’intelligenza artificiale sono strumenti al servizio del diritto che hanno l’intrinseca capacità di massimizzarne comprensibilità, usabilità – e quindi accessibilità – ed efficienza. Il Legal Design è un approccio progettuale che mira a rendere il diritto più comprensibile e accessibile per gli utenti, attraverso la semplificazione della lingua, la creazione di interfacce utente intuitive e la progettazione di processi giuridici user-centered. La tradizionale dimensione del diritto, spesso visto come complesso e poco accessibile per i non addetti ai lavori, si evolve in una più semplice, intuitiva in cui il testo normativo diventa “user–friendly”. L'Intelligenza Artificiale è un insieme di tecnologie che consentono ai sistemi di apprendere e prendere decisioni autonomamente, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico e dati. L'IA viene utilizzata nel diritto per automatizzare la contrattualistica, la risoluzione delle controversie e la compliance normativa, attraverso l'analisi dei dati, la generazione automatica di documenti e la previsione dei risultati dei casi legali. Legal design e IA possono migliorare l'efficienza e l'accuratezza nei processi giuridici, pur presentando la seconda anche sfide etiche e legali, soprattutto con riferimento alla trasparenza nella decisione e ai profili di “responsabilità” dei sistemi. Le implicazioni pratiche sono molteplici, basti pensare ad un software di intelligenza artificiale capace, grazie ad algoritmi di autoapprendimento e deep learning, di generare un contratto semplificato che utilizzi un linguaggio comprensibile e una grafica accattivante, in modo che sia più facile per i clienti comprendere i loro diritti e doveri. Due approcci che insieme possono rendere il diritto accessibile e la giustizia stessa efficiente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11588/993868
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