Dopo aver illustrato la questione concernente il problema testuale di Ou. Ars II 308 si suggerisce una nuova soluzione: quae dant gaudia noctis ‘hahae’, risultante da quae dant congetturato da P. Burman per quaedam dei mss., combinato con la personale correzione di habe del Regius in hahae. L’interpretazione dell’intero distico sarebbe: “perfino i suoi amplessi, perfino il piacere che prova potrai adorare, e gli ‘ah …ah’ che le fanno emettere le gioie della notte”.
Una 'croce' critico-testuale in Ovidio: Ars II 308 / Marruzzino, Salvatore. - In: BOLLETTINO DI STUDI LATINI. - ISSN 0006-6583. - STAMPA. - (2006), pp. 81-91.
Una 'croce' critico-testuale in Ovidio: Ars II 308
MARRUZZINO, SALVATORE
2006
Abstract
Dopo aver illustrato la questione concernente il problema testuale di Ou. Ars II 308 si suggerisce una nuova soluzione: quae dant gaudia noctis ‘hahae’, risultante da quae dant congetturato da P. Burman per quaedam dei mss., combinato con la personale correzione di habe del Regius in hahae. L’interpretazione dell’intero distico sarebbe: “perfino i suoi amplessi, perfino il piacere che prova potrai adorare, e gli ‘ah …ah’ che le fanno emettere le gioie della notte”.File in questo prodotto:
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