Tenendo presente la natura interattiva e multidimensionale del processo di integrazione degli immigrati nella società di arrivo, in questo articolo si è cercato di indagare con i dati di censimento le dimensioni di ordine strutturale e socio-economico di tale fenomeno, aspetti che comunque sarebbero difficilmente investigabili su scala nazionale attraverso dati di altre fonti. L’analisi descrittiva viene condotta utilizzando come categoria interpretativa fondamentale la distinzione tra stranieri e acquisiti e, nell’ambito dei primi, facendo ricorso ad un’ulteriore articolazione tra nati in Italia e nati all’estero, distinguendo questi ultimi per durata della presenza. La condizione familiare, la situazione abitativa e l’inserimento lavorativo vengono esaminati attraverso indicatori elementari costruiti distintamente per nazionalità, nonché facendo ricorso a tecniche di analisi multi-dimensionale dei dati. Alcuni dei risultati emersi stimolano ulteriori quesiti o comunque evidenziano quanto sia difficile pervenire ad un quadro d’insieme univoco. In particolare, c’è da chiedersi se il netto vantaggio in termini di integrazione rilevato per gli acquisiti sia da interpretare come l’esito di un processo di integrazione ben riuscito o sia invece connesso alle difficoltà di acquisizione della cittadinanza nel contesto italiano. Inoltre, non sempre la stabilizzazione della presenza si coniuga con il conseguimento di migliori condizioni di vita e di lavoro. Ciò vale anche con riferimento ai diversi aspetti di una stessa dimensione: la stabilità lavorativa, ad esempio, si pone spesso in alternativa ad un’occupazione adeguata al proprio titolo di studio. *** Keeping in mind the interactive and multi-dimensional nature of the integration process of immigrants in the societies of destination, this article has tried to investigate with the data of the census the structural and socio-economic dimensions of this phenomenon. The descriptive analysis is conducted employing as fundamental interpretative category the distinction between foreigners and naturalized citizens. Regarding the foreigners there is a further articulation between those born in Italy and those born abroad, distinguishing the latter according to the length of presence. The family conditions, living situation and labour insertion are examined by means of elementary indicators that are distinctively constructed by nationality, as well as resorting to techniques of multi-dimensional analysis of the data. Some of the results that have emerged stimulate further questions and point out, in any case, how difficult it is to attain a univocal overall framework. In particular, one must ask if the clear advantage in terms of integration detected among the naturalized citizens must be interpreted as the result of a successful process of integration or it is related to the difficulty of acquiring the citizenship in the Italian context. Moreover, the stabilization of presence is not always accompanied by the attainment of better life and labour conditions. This works also with reference to the different aspects of the same dimension: for example, labour stability is often placed in alternative to an occupation adequate to one’s educational qualifications. ***
L’integrazione come processo multi-dimensionale. Condizioni di vita e di lavoro degli immigrati / D., Zindato; L., Cassata; F., Martire; Strozza, Salvatore; M., Vitiello. - In: STUDI EMIGRAZIONE. - ISSN 0039-2936. - STAMPA. - 45:171(2008), pp. 657-698.
L’integrazione come processo multi-dimensionale. Condizioni di vita e di lavoro degli immigrati
STROZZA, SALVATORE;
2008
Abstract
Tenendo presente la natura interattiva e multidimensionale del processo di integrazione degli immigrati nella società di arrivo, in questo articolo si è cercato di indagare con i dati di censimento le dimensioni di ordine strutturale e socio-economico di tale fenomeno, aspetti che comunque sarebbero difficilmente investigabili su scala nazionale attraverso dati di altre fonti. L’analisi descrittiva viene condotta utilizzando come categoria interpretativa fondamentale la distinzione tra stranieri e acquisiti e, nell’ambito dei primi, facendo ricorso ad un’ulteriore articolazione tra nati in Italia e nati all’estero, distinguendo questi ultimi per durata della presenza. La condizione familiare, la situazione abitativa e l’inserimento lavorativo vengono esaminati attraverso indicatori elementari costruiti distintamente per nazionalità, nonché facendo ricorso a tecniche di analisi multi-dimensionale dei dati. Alcuni dei risultati emersi stimolano ulteriori quesiti o comunque evidenziano quanto sia difficile pervenire ad un quadro d’insieme univoco. In particolare, c’è da chiedersi se il netto vantaggio in termini di integrazione rilevato per gli acquisiti sia da interpretare come l’esito di un processo di integrazione ben riuscito o sia invece connesso alle difficoltà di acquisizione della cittadinanza nel contesto italiano. Inoltre, non sempre la stabilizzazione della presenza si coniuga con il conseguimento di migliori condizioni di vita e di lavoro. Ciò vale anche con riferimento ai diversi aspetti di una stessa dimensione: la stabilità lavorativa, ad esempio, si pone spesso in alternativa ad un’occupazione adeguata al proprio titolo di studio. *** Keeping in mind the interactive and multi-dimensional nature of the integration process of immigrants in the societies of destination, this article has tried to investigate with the data of the census the structural and socio-economic dimensions of this phenomenon. The descriptive analysis is conducted employing as fundamental interpretative category the distinction between foreigners and naturalized citizens. Regarding the foreigners there is a further articulation between those born in Italy and those born abroad, distinguishing the latter according to the length of presence. The family conditions, living situation and labour insertion are examined by means of elementary indicators that are distinctively constructed by nationality, as well as resorting to techniques of multi-dimensional analysis of the data. Some of the results that have emerged stimulate further questions and point out, in any case, how difficult it is to attain a univocal overall framework. In particular, one must ask if the clear advantage in terms of integration detected among the naturalized citizens must be interpreted as the result of a successful process of integration or it is related to the difficulty of acquiring the citizenship in the Italian context. Moreover, the stabilization of presence is not always accompanied by the attainment of better life and labour conditions. This works also with reference to the different aspects of the same dimension: for example, labour stability is often placed in alternative to an occupation adequate to one’s educational qualifications. ***I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.