Le tecnologie dei materiali compositi fibrorinforzati a fibra lunga applicate nel campo del rinforzo strutturale rappresentano, da alcuni anni, un’efficace alternativa rispetto ad altre tecnologie convenzionali per il recupero, grazie alla capacità di fornire una risposta innovativa a specifiche problematiche progettuali e costruttive connesse con azioni di ripristino, di miglioramento o di adeguamento delle strutture esistenti. La tecnologia FRCM si rivela idonea nelle risposte prestazionali, inevitabilmente complesse, che interessano la sfera della cultura tecnica, dei valori ambientali e, in molti casi, storici dei manufatti, con una elevata rispondenza non solo in termini di resistenza meccanica ma anche di resistenza all’umidità, alle medio-alte temperature e al fuoco. Alcuni interventi sperimentali sono stati realizzati in area napoletana nella collaborazione fra Università e Comune di Napoli. Le soluzioni tecniche adottate, in alcuni casi innovative e in altri tradizionali – come nel caso delle murature in tufo o dell’impiego della pietra lavica – sono state selezionate fra quelle ricorrenti nei siti e gestite al fine di integrarsi e coesistere ma non sovrapporsi. Esse possono essere ritenute peraltro aderenti ai principi della sostenibilità locale per il fatto di rendere riconoscibile la condizione preesistente e di incidere in maniera limitata sull’ambiente, bloccandone i processi degenerativi senza tuttavia tendere a riconfigurarlo.
Compositi ‘su misura’ / Losasso, MARIO ROSARIO. - In: MODULO. - ISSN 0390-1025. - STAMPA. - 347(2008), pp. 1313-1317.
Compositi ‘su misura’
LOSASSO, MARIO ROSARIO
2008
Abstract
Le tecnologie dei materiali compositi fibrorinforzati a fibra lunga applicate nel campo del rinforzo strutturale rappresentano, da alcuni anni, un’efficace alternativa rispetto ad altre tecnologie convenzionali per il recupero, grazie alla capacità di fornire una risposta innovativa a specifiche problematiche progettuali e costruttive connesse con azioni di ripristino, di miglioramento o di adeguamento delle strutture esistenti. La tecnologia FRCM si rivela idonea nelle risposte prestazionali, inevitabilmente complesse, che interessano la sfera della cultura tecnica, dei valori ambientali e, in molti casi, storici dei manufatti, con una elevata rispondenza non solo in termini di resistenza meccanica ma anche di resistenza all’umidità, alle medio-alte temperature e al fuoco. Alcuni interventi sperimentali sono stati realizzati in area napoletana nella collaborazione fra Università e Comune di Napoli. Le soluzioni tecniche adottate, in alcuni casi innovative e in altri tradizionali – come nel caso delle murature in tufo o dell’impiego della pietra lavica – sono state selezionate fra quelle ricorrenti nei siti e gestite al fine di integrarsi e coesistere ma non sovrapporsi. Esse possono essere ritenute peraltro aderenti ai principi della sostenibilità locale per il fatto di rendere riconoscibile la condizione preesistente e di incidere in maniera limitata sull’ambiente, bloccandone i processi degenerativi senza tuttavia tendere a riconfigurarlo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.