Al fine dell’analisi dell’evoluzione della linea di costa del tratto litoraneo compreso tra Salerno e Agropoli, è stata condotta una ricostruzione delle variazioni storiche avvenute, utilizzando prese aerofotogrammetriche relative agli anni 1954-1955, 1984, 1994 e 2001, con restituzione cartografica in scala 1:5.000 della fascia costiera per almeno 300 m a partire dalla battigia. Lo studio ha previsto la costruzione di una cartografia numerica vettoriale, con metodo aerofotogrammetrico e con l’utilizzo di stereorestitutori analitici. È stata sviluppata un’analisi diacronica che ha consentito di fissare l’esatta posizione della linea di costa riferita agli anni delle aerofoto, di definire l’andamento dei trend di arretramento o di avanzamento, di realizzare una carta tematica dedicata utilizzando una sintesi grafica con superimposizione della parte vettoriale (linee di costa) ad ortofoto digitali (ortoimmagini di anni diversi), evidenziando così le variazioni della linea di costa. I principali step del processo di analisi diacronica sono stati il riconoscimento e la scansione dei fotogrammi relativi alle aree di studio, a cui è seguita la realizzazione di un raffinato DEM (Digital Elevation Model) e conseguente ortogonalizzazione delle stesse. È stata quindi eseguita la sovrapposizione della cartografia e dei fotogrammi che ha consentito il riconoscimento e la definizione delle linee di riva relative agli anni 1954-1955, 1984, 1994 e 2001. I risultati ottenuti indicano una complessiva tendenza all’arretramento della linea di costa nel Golfo di Salerno, con differenti valori nelle diverse aree e con alcuni tratti in controtendenza. I dati ad oggi disponibili e la relativa cartografia costituiscono la base per le attività di monitoraggio della linea di costa e sono particolarmente importanti per valutare e verificare, rispetto alle attuali tendenze evolutive, l’efficacia e/o gli effetti dei differenti interventi di difesa che saranno realizzati lungo la costa sul tratto di litorale interessato e su quelli adiacenti, sia a scala di unità che di sub-unità fisiografica. Negli ultimi 50 anni il litorale indagato mostra una diffusa tendenza all’arretramento, a volte anche con l’erosione della cresta del cordone dunare recente. I fenomeni di erosione generalmente sono legati alla scarsità del trasporto fluviale solido a causa delle enormi quantità di sabbia e ghiaia prelevate dai fiumi, o a causa della sistemazione idraulico-forestale dei bacini fluviali, e per la presenza sui fiumi di barriere e dighe. La rimozione dei sedimenti dal crinale della duna e dalla spiaggia, così come la forte pressione antropica lungo la costa, contribuisce localmente ad accelerare i processi di erosione. I fenomeni riconosciuti concorrono alla perdita di depositi di sabbia dal litorale, causando l’aumento della pendenza del profilo di spiaggia, l’accumulo di ciottoli sulla battigia, l’erosione della cresta della duna recente, determinando infine il generale degrado dell’ambiente costiero con conseguente perdita economica a causa della mancata valorizzazione del paesaggio costiero ai fini turistici.
Studio dell’evoluzione della linea di costa della piana del Sele (Campania) mediante l’uso della cartografia numerica / D’Acunzi, G.; DE PIPPO, Tommaso; Donadio, Carlo; Peduto, F.; Santoro, U.; Sessa, F.; Terlizzi, F.; Turturiello, M. D.. - In: STUDI COSTIERI. - ISSN 1129-8588. - STAMPA. - 14:(2008), pp. 55-67.
Studio dell’evoluzione della linea di costa della piana del Sele (Campania) mediante l’uso della cartografia numerica
DE PIPPO, TOMMASO;DONADIO, CARLO;
2008
Abstract
Al fine dell’analisi dell’evoluzione della linea di costa del tratto litoraneo compreso tra Salerno e Agropoli, è stata condotta una ricostruzione delle variazioni storiche avvenute, utilizzando prese aerofotogrammetriche relative agli anni 1954-1955, 1984, 1994 e 2001, con restituzione cartografica in scala 1:5.000 della fascia costiera per almeno 300 m a partire dalla battigia. Lo studio ha previsto la costruzione di una cartografia numerica vettoriale, con metodo aerofotogrammetrico e con l’utilizzo di stereorestitutori analitici. È stata sviluppata un’analisi diacronica che ha consentito di fissare l’esatta posizione della linea di costa riferita agli anni delle aerofoto, di definire l’andamento dei trend di arretramento o di avanzamento, di realizzare una carta tematica dedicata utilizzando una sintesi grafica con superimposizione della parte vettoriale (linee di costa) ad ortofoto digitali (ortoimmagini di anni diversi), evidenziando così le variazioni della linea di costa. I principali step del processo di analisi diacronica sono stati il riconoscimento e la scansione dei fotogrammi relativi alle aree di studio, a cui è seguita la realizzazione di un raffinato DEM (Digital Elevation Model) e conseguente ortogonalizzazione delle stesse. È stata quindi eseguita la sovrapposizione della cartografia e dei fotogrammi che ha consentito il riconoscimento e la definizione delle linee di riva relative agli anni 1954-1955, 1984, 1994 e 2001. I risultati ottenuti indicano una complessiva tendenza all’arretramento della linea di costa nel Golfo di Salerno, con differenti valori nelle diverse aree e con alcuni tratti in controtendenza. I dati ad oggi disponibili e la relativa cartografia costituiscono la base per le attività di monitoraggio della linea di costa e sono particolarmente importanti per valutare e verificare, rispetto alle attuali tendenze evolutive, l’efficacia e/o gli effetti dei differenti interventi di difesa che saranno realizzati lungo la costa sul tratto di litorale interessato e su quelli adiacenti, sia a scala di unità che di sub-unità fisiografica. Negli ultimi 50 anni il litorale indagato mostra una diffusa tendenza all’arretramento, a volte anche con l’erosione della cresta del cordone dunare recente. I fenomeni di erosione generalmente sono legati alla scarsità del trasporto fluviale solido a causa delle enormi quantità di sabbia e ghiaia prelevate dai fiumi, o a causa della sistemazione idraulico-forestale dei bacini fluviali, e per la presenza sui fiumi di barriere e dighe. La rimozione dei sedimenti dal crinale della duna e dalla spiaggia, così come la forte pressione antropica lungo la costa, contribuisce localmente ad accelerare i processi di erosione. I fenomeni riconosciuti concorrono alla perdita di depositi di sabbia dal litorale, causando l’aumento della pendenza del profilo di spiaggia, l’accumulo di ciottoli sulla battigia, l’erosione della cresta della duna recente, determinando infine il generale degrado dell’ambiente costiero con conseguente perdita economica a causa della mancata valorizzazione del paesaggio costiero ai fini turistici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.