L’obiettivo dello studio è di valutare alcuni aspetti della competenza narrativa di due gruppi di informatori, entrambi apprendenti dell’italiano L2: ucraini e singalesi. Si discute, nella fattispecie, di due differenti tipologie di racconti: racconti fittizi (elicitati attraverso il supporto figurativo Frog, where are you? di Meyer 1969) e racconti biografici. In relazione a questi due sottotipi testuali, si confrontano le forme verbali prodotte dagli informatori, con particolare attenzione per quelle che marcano il riferimento al passato. Viene valutato sia l’uso intradiscorsivo che viene fatto di queste forme (e dunque la loro relazione con i livelli della trama e dello sfondo narrativi) sia le eventuali influenze extradiscorsive che possono averne influenzato l’impiego (conoscenze condivise/non condivise tra gli interlocutori, eventuali suggerimenti dell’ascoltatore). I risultati forniti dagli apprendenti sono preceduti da quelli ottenuti dall’analisi di racconti fittizi e biografici prodotti da parlanti italofoni (quelli fittizi sono stati raccolti anche in tal caso attraverso il supporto di Meyer 1969), al fine di misurare la distanza tra le produzioni dei nativi e quelle degli apprendenti. M. MAYER, Frog, where are you?, Dial Press, New York 1969.
Imparare a narrare in Italiano L2: le difficoltà morfologiche e discorsive dei livelli medio-avanzati / Giuliano, Patrizia. - (2011), pp. 109-124.
Imparare a narrare in Italiano L2: le difficoltà morfologiche e discorsive dei livelli medio-avanzati
GIULIANO, PATRIZIA
2011
Abstract
L’obiettivo dello studio è di valutare alcuni aspetti della competenza narrativa di due gruppi di informatori, entrambi apprendenti dell’italiano L2: ucraini e singalesi. Si discute, nella fattispecie, di due differenti tipologie di racconti: racconti fittizi (elicitati attraverso il supporto figurativo Frog, where are you? di Meyer 1969) e racconti biografici. In relazione a questi due sottotipi testuali, si confrontano le forme verbali prodotte dagli informatori, con particolare attenzione per quelle che marcano il riferimento al passato. Viene valutato sia l’uso intradiscorsivo che viene fatto di queste forme (e dunque la loro relazione con i livelli della trama e dello sfondo narrativi) sia le eventuali influenze extradiscorsive che possono averne influenzato l’impiego (conoscenze condivise/non condivise tra gli interlocutori, eventuali suggerimenti dell’ascoltatore). I risultati forniti dagli apprendenti sono preceduti da quelli ottenuti dall’analisi di racconti fittizi e biografici prodotti da parlanti italofoni (quelli fittizi sono stati raccolti anche in tal caso attraverso il supporto di Meyer 1969), al fine di misurare la distanza tra le produzioni dei nativi e quelle degli apprendenti. M. MAYER, Frog, where are you?, Dial Press, New York 1969.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.