Nell'ambito di un'ampia sperimentazione finalizzata all'ottimizzazione dell'efficienza della tecnica del trasferimento embrionale nella bovina da carne, vengono riportati i primi risultati relativi alla utilizzazione della manza di razza Piemontese come 'donatrice'. Sono stati effettuati 3 cicli di superovulazione: il 1. (16 aprile÷21 maggio 1991) ha interessato 6 donatrici e 9 riceventi; il 2. (25 luglio÷29 agosto 1991) 6 donatrici e 7 riceventi; il 3. (8 novembre÷13 dicembre 1991) 2 donatrici e 6 riceventi. Tutte le riceventi appartenevano al tipo genetico Bruna. Dalle donatrici e dalle riceventi utilizzate per il 3. ciclo sono stati prelevati giornalmente campioni di sangue a partire dal 3. giorno precedente l'inizio del trattamento superovulatorio e fino al giorno del flushing, ai fini della determinazione del livello di progesterone con metodo immunoenzimatico (ELISA). I risultati di maggiore interesse possono essere cosí sintetizzati: (a) la variabilità di risposta delle donatrici al trattamento di superovulazione è risultata notevolmente elevata, sia entro che tra i cicli; (b) la distribuzione dei corpi lutei tra le due ovaie non è risultata statisticamente differente; (c) è stata evidenziata una notevole differenza fra corpi lutei rilevati ed embrioni + oociti raccolti, imputabile, oltre che a una serie di cause di varia natura, alle difficoltà operative di raccolta dovute alla eccessiva tonicità della muscolatura cervicale della manza; (d) la modifica apportata al primo protocollo di superovulazione non ha comportato un miglioramento in termini di attività ovarica, per cui viene ravvisata la necessità di giungere alla definizione di uno schema operativo che massimizzi la risposta dei soggetti trattati attraverso ripetuti tentativi sulla base dei risultati di volta in volta conseguiti; (e) si ritiene che alcuni fattori di natura ambientale (microambiente termico, alimentazione, ecc.) abbiano influito negativamente sulla percentuale di gravidanze ottenute nelle riceventi; (f) il dosaggio del livello ematico del progesterone può fornire utili indicazioni per il miglioramento dell'efficienza del trasferimento embrionale che, però, devono essere integrate da quelle desumibili attraverso lo studio del profilo di altri ormoni interessanti il momento riproduttivo (LH, FSH, estrogeni).

Impiego della manza di razza Piemontese per la produzione di embrioni. I. Nota preliminare / Matassino, D.; Aria, G.; Benatti, G.; Frascadore, M.; Grasso, Fernando; Montemurro, N.; Palazzo, M.. - In: PRODUZIONE ANIMALE. - ISSN 0033-0000. - STAMPA. - 5, III serie:(1992), pp. 69-84.

Impiego della manza di razza Piemontese per la produzione di embrioni. I. Nota preliminare

GRASSO, FERNANDO;
1992

Abstract

Nell'ambito di un'ampia sperimentazione finalizzata all'ottimizzazione dell'efficienza della tecnica del trasferimento embrionale nella bovina da carne, vengono riportati i primi risultati relativi alla utilizzazione della manza di razza Piemontese come 'donatrice'. Sono stati effettuati 3 cicli di superovulazione: il 1. (16 aprile÷21 maggio 1991) ha interessato 6 donatrici e 9 riceventi; il 2. (25 luglio÷29 agosto 1991) 6 donatrici e 7 riceventi; il 3. (8 novembre÷13 dicembre 1991) 2 donatrici e 6 riceventi. Tutte le riceventi appartenevano al tipo genetico Bruna. Dalle donatrici e dalle riceventi utilizzate per il 3. ciclo sono stati prelevati giornalmente campioni di sangue a partire dal 3. giorno precedente l'inizio del trattamento superovulatorio e fino al giorno del flushing, ai fini della determinazione del livello di progesterone con metodo immunoenzimatico (ELISA). I risultati di maggiore interesse possono essere cosí sintetizzati: (a) la variabilità di risposta delle donatrici al trattamento di superovulazione è risultata notevolmente elevata, sia entro che tra i cicli; (b) la distribuzione dei corpi lutei tra le due ovaie non è risultata statisticamente differente; (c) è stata evidenziata una notevole differenza fra corpi lutei rilevati ed embrioni + oociti raccolti, imputabile, oltre che a una serie di cause di varia natura, alle difficoltà operative di raccolta dovute alla eccessiva tonicità della muscolatura cervicale della manza; (d) la modifica apportata al primo protocollo di superovulazione non ha comportato un miglioramento in termini di attività ovarica, per cui viene ravvisata la necessità di giungere alla definizione di uno schema operativo che massimizzi la risposta dei soggetti trattati attraverso ripetuti tentativi sulla base dei risultati di volta in volta conseguiti; (e) si ritiene che alcuni fattori di natura ambientale (microambiente termico, alimentazione, ecc.) abbiano influito negativamente sulla percentuale di gravidanze ottenute nelle riceventi; (f) il dosaggio del livello ematico del progesterone può fornire utili indicazioni per il miglioramento dell'efficienza del trasferimento embrionale che, però, devono essere integrate da quelle desumibili attraverso lo studio del profilo di altri ormoni interessanti il momento riproduttivo (LH, FSH, estrogeni).
1992
Impiego della manza di razza Piemontese per la produzione di embrioni. I. Nota preliminare / Matassino, D.; Aria, G.; Benatti, G.; Frascadore, M.; Grasso, Fernando; Montemurro, N.; Palazzo, M.. - In: PRODUZIONE ANIMALE. - ISSN 0033-0000. - STAMPA. - 5, III serie:(1992), pp. 69-84.
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