Le sentenze epicuree che chiudono molte delle prime 29 epistole a Lucilio, relative per lo più alle nozioni di ricchezza e povertà e destinate a sollecitarlo alla riflessione sui veri beni, sono scherzosamente rappresentate come un dono (munus), o un debito (aes alienum), o un compenso (mercedula) che il maestro paga all’allievo. Quando, nell’epist. 33, Seneca congeda il filosofo greco invitando Lucilio a esercitare la propria capacità di riflessione, adopera ancora il vocabolario commerciale presentando Epicuro come un mercante un po’ disonesto che attrae i suoi compratori-allievi promettendo una mercanzia più ricca di quella della quale dispone.
Epicuro in Seneca, ovvero la monetizzazione della sapienza / Borgo, Antonella. - In: BOLLETTINO DI STUDI LATINI. - ISSN 0006-6583. - 43:(2013), pp. 26-36.
Epicuro in Seneca, ovvero la monetizzazione della sapienza.
BORGO, ANTONELLA
2013
Abstract
Le sentenze epicuree che chiudono molte delle prime 29 epistole a Lucilio, relative per lo più alle nozioni di ricchezza e povertà e destinate a sollecitarlo alla riflessione sui veri beni, sono scherzosamente rappresentate come un dono (munus), o un debito (aes alienum), o un compenso (mercedula) che il maestro paga all’allievo. Quando, nell’epist. 33, Seneca congeda il filosofo greco invitando Lucilio a esercitare la propria capacità di riflessione, adopera ancora il vocabolario commerciale presentando Epicuro come un mercante un po’ disonesto che attrae i suoi compratori-allievi promettendo una mercanzia più ricca di quella della quale dispone.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.